Cosenza: coronavirus, estubato un paziente in Terapia Intensiva
E’ stato estubato uno dei pazienti ricoverati nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. Si tratta di A.V. del 1954, proveniente dall’area ionica cosentina, ricoverato nella UOC diretta dal dr Pino Pasqua in data 27 marzo. Il paziente è sveglio, da ieri mattina respira autonomamente, seppure supportato da alti flussi. Esprime cauto ottimismo il direttore dell’UOC Terapia Intensiva e Rianimazione, Pino Pasqua, ma non si trattiene dal raccontare che il paziente ha pianto quando è stato svegliato e con lui l’ equipe medica che stava procedendo al risveglio. “Questo non significa che abbiamo risolto il problema – dichiara il dr Pino Pasqua – ma sono piccoli passi che ci incoraggiano a ritenere che il percorso clinico stia giungendo a soluzione”. Il paziente nel suo percorso clinico all’Annunziata è stato trattato con il Ruxolitinib, farmaco già utilizzato in ambito ematologico, il cui protocollo proprio lo scorso sei aprile ha ottenuto l’approvazione dell’ Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). L’impiego di questo farmaco all’Annunziata di Cosenza è iniziato lo scorso 27 marzo, sulla base dell’esperienza per il trattamento di patologie mieloproliferative croniche degli specialisti della UOC di Ematologia, diretta dal dr Massimo Gentile - dottori Francesco Mendicino e Ciro Botta – in collaborazione con il professor Marco Rossi dell’Università Magna Grecia di Catanzaro. Attualmente l’applicazione del protocollo terapeutico con Ruxolitinib prosegue nel reparto di Malattie Infettive, diretto dal dr Antonio Mastroianni, secondo le indicazioni di AIFA.