rissa tra giovani
rissa tra giovani

Un evento criminale che coinvolge i più giovani: diventa, purtroppo, sempre più diffuso il fenomeno della baby gang che interessa le strade della nostra regione. Adolescenti, fin dai 13 anni, si ritrovano in giri loschi e compagnie poco raccomandabili provocando episodi che sconfinano nel penale. Ed è quanto accaduto a Vibo Valentia, lo scorso 22 novembre, con una rissa nel centro cittadino.

Una rissa in pieno centro vibonese

Le autorità della Polizia di Stato hanno ora identificato i giovani coinvolti nella disputa avvenuta in Piazza Martiri d’Ungheria, nel cuore della città vibonese. L’episodio, che ha visto il coinvolgimento di cinque adolescenti di età compresa tra i quindici e i diciassette anni, tutti studenti di Scuole Secondarie di Secondo Grado cittadine, ha suscitato grande clamore e preoccupazione, sia tra la cittadinanza che sui media locali e nazionali.

Baby gang all'attacco

Le indagini, condotte congiuntamente dalla Polizia Locale e dalla Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, hanno avuto origine dalla pubblicazione di un video diffuso il 29 novembre su diverse piattaforme d’informazione online e social network. Il filmato, divenuto rapidamente virale, ritraeva i concitati momenti di uno scontro fisico tra gruppi di giovani nei pressi di un istituto superiore situato nella centralissima Piazza Martiri d’Ungheria. Le immagini mostravano chiaramente come due gruppi di ragazzi si fossero affrontati in una vera e propria rissa, caratterizzata da schiaffi, calci e pugni.

Secondo quanto ricostruito dalle autorità, la rissa sarebbe stata scatenata da motivi futili: tutto avrebbe avuto inizio con uno schiaffo sferrato da uno dei giovani sul volto di un coetaneo. Questo gesto avrebbe innescato l’intervento dei rispettivi amici dei due ragazzi coinvolti, che si sarebbero schierati in difesa dei loro compagni, trasformando un iniziale alterco in un confronto fisico ben più ampio e violento.

Le approfondite indagini delle forze dell'ordine

Le attività investigative, avviate subito dopo la diffusione del video, hanno permesso di accertare che i fatti si erano verificati il giorno precedente alla pubblicazione delle immagini, ossia venerdì 22 novembre. Le forze dell’ordine hanno condotto approfondite ricognizioni sul luogo dell’accaduto e analisi dettagliate del materiale video disponibile, procedendo parallelamente a raccogliere testimonianze e informazioni utili all’identificazione dei giovani coinvolti.

Al termine delle indagini preliminari, la Polizia è riuscita a individuare con certezza i cinque minori responsabili della rissa. Gli adolescenti sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, che ha assunto la direzione e il coordinamento delle indagini. A carico dei ragazzi è stato contestato il reato di rissa, previsto e punito dal codice penale italiano.

Il problema della violenza giovanile

L’episodio ha acceso i riflettori sul problema della violenza giovanile, suscitando una vasta eco mediatica e stimolando dibattiti tra genitori, educatori e autorità locali. Mentre l’inchiesta prosegue per chiarire ulteriori dettagli sull’accaduto e le eventuali responsabilità dei singoli partecipanti, la comunità locale si interroga sulle cause di comportamenti così aggressivi tra i più giovani, chiedendo misure preventive e un maggiore impegno nella sensibilizzazione sui temi del rispetto reciproco e della convivenza civile.