Cosenza, alunna con i jeans strappati, le parole della preside: “Vorrei divise a scuola”
Una vicenda che ha creato una profonda spaccatura all'interno dell'Istituto 'Lucrezia della Valle' di Cosenza, generando due parti nettamente in contrasto: non demorde - infatti - la preside Rosanna Perri, che qualche settimana fa aveva "rattoppato" i jeans strappati di una ragazza con dello scotch. L'episodio aveva causato lo sdegno, non solo di alunni e genitori, ma anche di esperti e politici, fortemente in contrapposizione con chi, invece, ha considerato giusto e appropriato l'intervento della professoressa.
A tal proposito, la preside della scuola ha ribadito la sua posizione e il suo modello di pensiero, affermando, in un'intervista rilasciata al Quotidiano del Sud: «Quegli strappi sui pantaloni sono indecorosi e gli studenti dovrebbero andare a scuola in divisa».
Un'affermazione che lascia chiaramente intendere l'attitudine della dirigente al rigore e al bon-ton - come essa stessa afferma - evidenziando, come "sia necessario rivedere le regole sul decoro".
Ciò nonostante, dalle sue parole trapela un certo "realismo" su ciò che è attualmente la scuola italiana: «mi rendo conto che l'idea dell'uniforme tra i banchi debba essere introdotta solo e soltanto qualora partisse spontaneamente dai ragazzi».
A tal proposito, la preside della scuola ha ribadito la sua posizione e il suo modello di pensiero, affermando, in un'intervista rilasciata al Quotidiano del Sud: «Quegli strappi sui pantaloni sono indecorosi e gli studenti dovrebbero andare a scuola in divisa».
Un'affermazione che lascia chiaramente intendere l'attitudine della dirigente al rigore e al bon-ton - come essa stessa afferma - evidenziando, come "sia necessario rivedere le regole sul decoro".
Ciò nonostante, dalle sue parole trapela un certo "realismo" su ciò che è attualmente la scuola italiana: «mi rendo conto che l'idea dell'uniforme tra i banchi debba essere introdotta solo e soltanto qualora partisse spontaneamente dai ragazzi».