I Comuni e le Province potranno riscuotere le imposte locali e le entrate patrimoniali non pagate con le stesse regole dell'agenzia per la riscossione nazionale. Lo prevede una norma della manovra che, a quanto si legge nella nota studi del Senato, esclude le multe stradali. In sostanza sarà possibile per i Comuni, che avranno accesso ai dati dell'Anagrafe tributaria, procedere ad azioni esecutive come il pignoramento di parte del conto corrente o dello stipendio o il fermo dell'auto.  La norma sarebbe stata inserita nella legge di bilancio: in sostanza da gennaio, per recuperare i tributi locali non pagati, come l'Imu o la Tari, avranno la possibilità di bloccare direttamente la stessa cifra dal conto corrente. In pratica si salta il passaggio intermedio della cartella esattoriale.

Lo scopo della norma è di accelerare i tempi di riscossione rendendo l'atto immediatamente esecutivo senza attendere la cartella di pagamento. L'avviso di accertamento e il provvedimento connesso di irrogazione delle sanzioni dovranno contenere anche l'intimazione ad adempiere al pagamento entro il termine di presentazione del ricorso, ovvero entro 60 giorni dalla notifica dell'atto. Atto che dovrà espressamente indicare al contribuente che si tratta di un titolo per l'avvio delle procedure esecutive e cautelari. Decorso il tempo utile per il ricorso, ovvero 60 giorni dalla notifica, l'atto di accertamento diventa immediatamente esecutivo, senza la preventiva notifica della cartella di pagamento e dell'ingiunzione fiscale. Trascorsi 30 giorni dal termine ultimo per il pagamento, scatta la riscossione forzata. L'agente della riscossione forzata informerà con raccomandata semplice o posta elettronica il debitore di aver preso in carico le somme per la riscossione.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte questa mattina aveva provato a minimizzare: "I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta". "Se entrano nel tuo conto corrente per pignorare, secondo me siamo all'Unione sovietica fiscale, lo stato di polizia fiscale", commenta Salvini, alla presentazione del libro di Bruno Vespa "Perchè l'Italia diventò fascista".