conferenza stampa grecale
conferenza stampa grecale

CROTONE – La Polizia di Stato della Questura di Crotone ha eseguito, nelle prime ore di questa mattina, 49 misure cautelari contro un’organizzazione criminale armata dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, denominata "Grecale", rappresenta uno dei più importanti interventi contro il crimine organizzato nella provincia crotonese, smantellando un gruppo pericoloso e ben strutturato, operante nel capoluogo calabrese.

armi e droga sequestrate dalla polizia di crotone

Numeri impressionanti dell’operazione

L’operazione ha rivelato l’enorme portata delle attività illecite condotte dal sodalizio criminale. Nel corso delle indagini, la Polizia ha proceduto al sequestro di un ingente quantitativo di droga e armi, consolidando l’efficacia del lavoro investigativo:

  • 31 arresti in flagranza di reato;
  • 2,182 kg di cocaina;
  • 10,31 kg di eroina;
  • 43,72 kg di marijuana;
  • 4,25 kg di hashish;
  • 3 piantagioni di marijuana contenenti oltre 1.600 piante;
  • 7 armi da fuoco;
  • 367 munizioni di vario calibro.

Questi numeri evidenziano l’entità del traffico di stupefacenti gestito dal gruppo, che spaziava dalla coltivazione alla distribuzione su vasta scala.

Tecniche investigative all’avanguardia

Il direttore dello SCO (Servizio Centrale Operativo), Vincenzo Nicoli, ha sottolineato la qualità e l’efficacia delle tecniche investigative utilizzate dalla Squadra Mobile di Crotone. Gli investigatori hanno combinato l’attività di intercettazione con una capillare attività di riscontro sul territorio. Questo approccio ha permesso di:

  • Documentare non solo il traffico e lo spaccio di droga, ma anche episodi violenti legati al mancato pagamento di partite di droga;
  • Rinvenire e sequestrare armi da fuoco, dimostrando il carattere armato del sodalizio;
  • Monitorare le attività del gruppo, tracciandone i collegamenti e le modalità operative.

«L’efficacia dell’attività investigativa – ha dichiarato Nicoli – è stata determinata dall’abbinamento di intercettazioni e lavoro sul campo, che ha portato a risultati concreti come il sequestro di sostanze stupefacenti e armi, oltre alla documentazione di episodi violenti legati al narcotraffico.»

questura Crotone sequestro droga e soldi contanti
questura Crotone sequestro droga e soldi contanti

Una rete criminale radicata e pericolosa

L’organizzazione operava con modalità che confermano la sua pericolosità. Era ben radicata nel territorio crotonese e gestiva l’intero ciclo dello spaccio di droga: dalla coltivazione di marijuana in piantagioni locali, alla distribuzione di cocaina, eroina e hashish. L’uso di armi da fuoco, scoperto durante le indagini, ne sottolinea il carattere violento e la capacità di intimidazione.

Gli investigatori hanno inoltre messo in luce episodi di violenza legati al pagamento di droga, che dimostrano la natura coercitiva e senza scrupoli del sodalizio.

Un duro colpo alla criminalità organizzata

L’operazione Grecale rappresenta un colpo significativo al crimine organizzato nella provincia di Crotone. Con l’arresto di 49 persone e il sequestro di un così vasto quantitativo di droga e armi, le forze dell’ordine hanno dimostrato l’importanza di un lavoro investigativo sinergico e approfondito.

Questo intervento è il frutto di una strategia che punta non solo a reprimere le attività criminali, ma anche a disarticolare le reti che alimentano il narcotraffico sul territorio.La Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro ha colpito al cuore un’organizzazione criminale attiva nello spaccio di stupefacenti a Crotone, in particolare nel quartiere di Fondo Gesù. Questa mattina, 26 novembre 2024, un’operazione coordinata dal procuratore Vincenzo Capomolla ha portato all’arresto di 44 persone, di cui 40 in carcere e 4 ai domiciliari.

Maurizio Valente e il controllo dal carcere

Secondo le indagini, il presunto leader dell’organizzazione, Maurizio Valente, avrebbe continuato a gestire il traffico di droga anche dal carcere. Attraverso lettere e colloqui, Valente avrebbe mantenuto il controllo delle piazze di spaccio, deciso alleanze e fornito supporto alle famiglie dei detenuti. L’inchiesta ha rivelato rapporti con gruppi albanesi per migliorare l’efficienza del mercato della droga.

Il ruolo del pentito e le dinamiche dell’organizzazione

Un contributo chiave all’indagine è stato fornito dal pentito Francesco Oliverio, che ha descritto una struttura gerarchica composta da bande coordinate da Valente. La droga veniva nascosta in magazzini e successivamente distribuita da una rete di spacciatori capillare. Oliverio ha anche rivelato la presenza di altri leader come Andrea Misticoni e Salvatore Santoro, responsabili dell’approvvigionamento e della gestione dei pusher.

Un traffico ingente di stupefacenti

Intercettazioni risalenti al 2021 hanno confermato l’esistenza di traffici di cocaina su larga scala, con partite abbastanza consistenti. L’organizzazione era in grado di operare su più livelli, creando una rete stabile e radicata nella città di Crotone.La Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, sotto la guida del procuratore Capomolla, ha messo a segno un’importante operazione contro un’associazione criminale armata attiva nella provincia di Crotone. Nelle prime ore di oggi, 26 novembre 2024, la polizia di Stato ha dato esecuzione a 49 misure cautelari, di cui 40 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di firma, su disposizione del Gip di Catanzaro.

L’organizzazione, che operava principalmente nel traffico di droga e di armi, era composta quasi esclusivamente da soggetti crotonesi, fatta eccezione per un cittadino albanese. Gli arresti sono stati effettuati in diversi comuni del Crotonese, tra cui Cirò e Isola Capo Rizzuto, con il coinvolgimento di squadre mobili, reparti prevenzione crimine e reparti mobili della polizia.

I nomi degli indagati

Di seguito l’elenco degli indagati, suddivisi per tipologia di misura cautelare:

In carcere:

Amato Damiano (Crotone, 15.05.1992);
Asteriti Gaetano (Crotone, 26.07.2004);
Asteriti Vittorio (Crotone, 12.12.1969);
Bevilacqua Armando (Crotone, 22.12.1989);
Bevilacqua Domenico (Crotone, 24.02.1968);
Bevilacqua Francesco (Crotone, 20.08.1969);
Citati Mario (Crotone, 06.08.1977);
Fiorini Vincenzo (Crotone, 21.03.1983);
Foschini Gianluigi (Crotone, 09.03.1993);
Furiglio Saverio (Crotone, 01.03.1979);
Gelfo Roberto (Salerno, 26.03.1994);
Greco Pasquale (Crotone, 05.06.1980);
La Forgia Andrea (Milano, 13.09.2001);
Laratta Antonio (Crotone, 15.05.1971);
Laratta Francesco (Crotone, 28.12.1999);
Laratta Pantaleone (Crotone, 22.07.1988);
Macrì Francesco (Crotone, 06.08.1974);
Marino Fabio (Caserta, 14.02.1991);
Marino Luigi (Caserta, 07.04.1988);
Marino Pasquale (Napoli, 27.02.1989);
Martino Francesco (Crotone, 08.09.1991);
Musticoni Ermenegildo (Crotone, 27.02.1981);
Passalacqua Antonio (Crotone, 27.01.1973);
Passalacqua Domenico (Crotone, 19.07.1995);
Perri Giancarlo (Crotone, 28.08.1980);
Porto Michele (Crotone, 18.07.2001);
Proietto Adolfo (Crotone, 02.09.1972);
Rizza Andrea (Crotone, 09.05.1994);
Romano Antonio (Crotone, 23.10.1968);
Santoro Salvatore (Crotone, 25.01.1990);
Scarriglia Mario (Crotone, 13.07.1997);
Scarriglia Pasquale (Crotone, 22.02.1995);
Scicchitano Maria Cernusco sul naviglio, 19.04.1994);
Scicchitano Mikaele Gaetano (Crotone, 30.09.1996);
Screnci Luca (Crotone, 01.12.2003);
Shaba Bardhyl (Albania, 23.02.1981);
Siniscalchi Luca Raffaele (Crotone, 02.01.2001);
Spagnolo Giuseppe (Crotone, 20.09.1996);
Valente Maurizio (Crotone, 24.12.1983);
Vittimberga Giuseppe (Crotone, 12.07.1999).

Ai domiciliari:

Adamo Carmine (Crotone, 18.04.1976);
Macrì Antonio (Crotone, 21.01.1991);
Marullo Maurizio (Crotone, 08.03.1985);
Piccolo Pasquale (Crotone, 29.09.1990).

Obbligo di presentazione alla P.G.:

Auditore Francesco (Crotone, 19.07.1985);
Funaro Mario (Cirò, 03.09.1990);
Gallo Francesco (Forlì, 19.12.1985);
Panaja Rocco (Crotone, 19.06.1995);
Sirianni Sergio (Crotone, 03.11.1965).

I dettagli sull’organizzazione criminale

Secondo gli inquirenti, il gruppo era strutturato e guidato da figure già note alle forze dell’ordine per precedenti penali. Operava con metodologie ben organizzate, garantendo il controllo sul traffico di sostanze stupefacenti e di armi nella zona. L’intervento delle forze dell’ordine è il risultato di un lungo lavoro investigativo, volto a smantellare le reti criminali presenti nel Crotonese.