Trebisacce senz'acqua: un paradiso di sete nell'Alto Ionio Cosentino
Mentre altrove si combatte contro il cambiamento climatico, Trebisacce è già un passo avanti: il futuro senza acqua è già qui
Trebisacce, splendido borgo dell'Alto Ionio cosentino, vanta spiagge da cartolina, tramonti mozzafiato e, da qualche tempo, un nuovo fiore all'occhiello: l'assenza di acqua corrente. In un'epoca in cui i satelliti possono fotografare una formica dall'altro capo del pianeta, qui la popolazione vive il brivido primordiale di sperimentare la scarsità idrica, come ai tempi delle cisterne romane, ma senza il fascino dell'antichità.
Trebisacce e l'arte della sopravvivenza
I cittadini, ormai esperti nell’arte della sopravvivenza, si svegliano all'alba per cacciare l'acqua, armati di bottiglie e taniche. Le fontane pubbliche sono diventate l'epicentro della vita sociale: scambi di ricette, pettegolezzi e persino appuntamenti romantici avvengono in fila per un sorso d'acqua.
Ma la questione è seria davvero e il tam tam sui social, tra proteste ed esasperazione, non si ferma: “è dal mese di Maggio che va avanti questa storia - scrive una cittadina, ormai con pochissima pazienza -. È dal mese di Maggio che devo stare con il cronometro per fare la lavatrice, per lavare i piatti, per fare le pulizie, per poter lavare le bambine, di cui una neonata, per poter fare una doccia, per poter fare qualsiasi cosa. È dal mese di Maggio che mi sento dire prima le rotture dei tubi, poi perché non piove, poi di nuovo rotture, poi di nuovo non piove....mo sta piovendo e non ci sono avvisi, a mie spese ho fatto controllare tutti i tubi perché forse era un mio problema e invece no. E adesso quale diavolo è il problema che avete staccato di nuovo l'acqua???? Spiegatemelo perché adesso sono stufa!”:
Manca l'acqua, di chi è la colpa?
Le autorità locali, anche loro a mezzo social, rispondono ai cittadini e cercano di tamponare la situazione dando colpa alla Sorical, a quei “brutti e cattivi” che - magicamente - da maggio 2024 stanno rompendo e riaggiustando condotte, dato che hanno poco da fare. E se, in estate, il problema era la siccità, ora - in pieno inverno, con pochissimi gradi e maltempo - è colpa della piovosità copiosa che smotta il terreno e intasa pozzetti.
Su Facebook, infatti, qualche ottimista sembra dare una spiegazione che sfiora la calamità naturale con un’aggiunta di SuperQuark: “oggi, dopo che non piove da parecchio, l’acqua che arriva dalle sorgenti con flusso maggiore smuove il suolo, si mescola con la terra ed arriva torbida”. E l’Amministrazione Comunale, che ai suoi cittadini ci tiene parecchio, è “costretta a chiudere la distribuzione nelle case. Se fosse arrivata torbida sarebbe stato peggio perché avreste fatto il finimondo!”.
Non mancano, naturalmente, i teorici del complotto. C'è chi sostiene che il problema sia legato alla vendetta delle sirene locali, offese dalla modernità, e chi, più pragmaticamente, accusa i marziani di rubare l'acqua per riempire i loro crateri. Qualunque sia la verità, una cosa è certa: a Trebisacce l'acqua è diventata più rara della neve in piena estate.
"Trebisacce Experience", il paese della doccia mancata
Eppure, i trebisaccesi non si arrendono. La mancanza d'acqua ha dato vita a una sorta di turismo dell'assurdo: curiosi e temerari da tutta Italia visitano il paese per vivere l'emozione di una doccia mancata. "Trebisacce Experience" è ormai un marchio registrato, con pacchetti che includono taniche personalizzate e corsi su come lavarsi i denti con un bicchiere d'acqua. Insomma, mentre altrove si combatte contro il cambiamento climatico, Trebisacce è già un passo avanti: il futuro senza acqua è già qui, ed è più ironico di quanto avremmo mai immaginato.