Come in tutte le tornate elettorali anche per le prossime regionali in Calabria iniziano a circolare i primi sondaggi più o meno riservati commissionati ad istituti specializzati ma ancora da non diffondere ed utili solo ad orientare i primi passi che i partiti ed i big locali con i propri referenti nazionali hanno già iniziato a muovere. Alcuni ancora sottotraccia, altri come nel caso della Lega, con la prima riunione ufficiale tenuta a Roma con la presenza del leader della Lega e del centrodestra, Matteo Salvini, che come ha posto veti e orientamenti nella legislatura che volge al termine per la prematura scomparsa della Governatrice Jole Santelli, non mancherà di replicare anche in questa occasione. Ma i sondaggi che circolano penalizzano soprattutto la Lega di Salvini con un calo strabiliante. Infatti dal 12,3% ottenuto il 26 gennaio scorso i sondaggi odierni in Calabria si fermano al 7,2%. Evidentemente la Lega paga il mancato radicamento sul territorio e l'azione nefasta di commissari e segretari regionali provenienti dal profondo nord. Forza Italia che sul piano nazionale orbita sul 6% in Calabria mantiene la sua roccaforte con l'11,1%, anche se in calo rispetto al 12,3% ottenuto nelle regionali di gennaio. A crescere seguendo il trend nazionale Fratelli d'Italia che passa dal 10.9% ottenuto alle recenti regionali al 13,6%. Sul fronte opposto si segnala anche una crescita del Pd che alle regionali prese il 15,2% e che oggi quota al 19,5% allineandosi al dato nazionale. Anche il Movimento 5 Stelle subisce un calo confermando il trend nazionale con un dato in Calabria che si attesta sul 5,8%, leggermente inferiore al 6,3% ottenuto dalla lista dei pentastellati nelle elezioni regionali di inizio anno. In tale contesto rimane grande spazio per i tanti indecisi e per liste civiche che potrebbero anche superare il fatidico quorum dell'8%. Basti pensare alla liste del candidato civico Carlo Tansi che il 26 gennaio prese il 7,2%. Oggi nella crisi economica fortissima e nel vuoto della politica calabrese senza alcun personaggio autorevole e con una classe politica fortemente scadente ed insufficiente la vera sorpresa potrebbe essere il "civismo" e non certamente i vecchi partiti e la vecchia partitocrazia che ha deluso e continua a deludere. Nell'ottica di un degrado della nostra terra sempre più evidente e sempre più palpabile.

Gianfranco Bonofiglio