Bisignano(CS): al “Peperoncino Tondo di Bisignano“ il marchio DE.C.O
E’ stata senza dubbio un’azione concreta di Marketing Territoriale volta alla promozione, alla valorizzazione, allo sviluppo e alla tutela delle produzioni locali agricole e agroalimentari quella che ha portato ad un traguardo importante e, al tempo stesso, strategico. Con numero di scrizione 01 del 27 luglio 2020, infatti, è stata approvata l’attribuzione del marchio DE.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) al ”Peperoncino Tondo di Bisignano”. Si tratta di una straordinaria opportunità per la Città di Bisignano e per tutti gli operatori economici, che consentirà al prodotto la più ampia promozione e valorizzazione, il riconoscimento del consumatore finale attraverso il marchio De.C.O, il mantenimento e la diffusione delle tecniche tradizionali locali, l’inserimento in un circuito di qualità locale a cui partecipano i vivai, le aziende agricole, le aziende di trasformazione, i ristoratori ed i distributori a vario titolo. Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere comunale Marcello Prezioso per un risultato al quale si è arrivati grazie al coinvolgimento di esperti di agricoltura locale per la ricerca storica e il ritrovamento del seme e all’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere(ASBSF) per le analisi nutrizionali e scientifiche. Il “Peperoncino Tondo di Bisignano” diventa, quindi, il primo prodotto segnalato, approvato ed iscritto nel registro DE.C.O. della Città di Bisignano. Questa antica varietà, sino alla prima metà del secolo scorso, era coltivata in abbondanza nel Vallo di Bisignano. Il prodotto ottenuto, oltre a soddisfare le provviste delle famiglie degli stessi produttori e le esigenze locali, veniva commercializzato nei mercatini rionali dei paesini del circondario e nei mercati principali della Città capoluogo. Nella seconda metà del secolo, causa l’abbandono delle campagne, la nascita di nuove aziende strutturate in forme di produzione intensive, l’acquisto delle piantine presso vivai e rivenditori, ha fatto sì che quella antica varietà venisse completamente sostituita da altre, ibride e/o importate e, di conseguenza, per alcuni decenni è scomparsa del tutto dalla coltivazione e dai mercati. Gli anziani raccontano che i contadini bisignanesi, di buon mattino, raggiungevano i paesi del circondario con gli asini carichi di ortaggi e, soprattutto di peperoncino tondo, ritenuto dai consumatori insuperabile per insaporire le pietanze e il più indicato per conferire la giusta piccantezza nella preparazione dei salumi. Il prodotto fresco, anticamente, veniva utilizzato per insaporire molte pietanze tipiche del tempo: le proverbiali insalate con i pomodori locali, le patate fritte, “u sciusciallu” (pietanza a base di pomodori e peperoncino tondo spezzettato e cotto in padella con l’aggiunta, verso fine cottura, di uova strapazzate), ecc… Veniva anche conservato in contenitori di terracotta riempiti con aceto di vino prodotto in casa per accompagnare pietanze a base di carni grasse. Il prodotto maturo, dopo la raccolta, veniva essiccato al sole su graticci di canne o in filari appesi ai balconi ai quali conferivano un aspetto decorativo tipicamente locale. Dopo l’essiccazione veniva utilizzato intero e/o in polvere per insaporire alcune pietanze tipiche della gastronomia: baccalà fritto; uovo fritto, “lagana e ceci”, fresa “cunsata” , olive arraganate con peperoncino e tante altre. Per diversi anni, nonostante le numerose ricerche, è stato impossibile rintracciarne qualche esemplare. Fortunatamente di recente, grazie all'impegno di un gruppo di persone cultori delle eccellenze locali, che da anni si dedicano alla ricerca di prodotti tradizionali, è stato possibile recuperare il seme e riprenderne la coltivazione. Oggi dopo il ritrovamento del seme, alcuni agricoltori locali hanno ripreso la coltivazione del “Peperoncino Tondo di Bisignano” ed il prodotto è tornato ad essere presente nei mercati locali. I vivai locali assicurano la produzione delle piantine per le aziende agricole interessate, mentre alcune aziende agroalimentari del territorio hanno iniziato a trasformare il prodotto. Presentazione del Marchio DE.C.O. Città di Bisignano Il logo DE.C.O. del Comune di Bisignano, è costituito da un unico corpo che ingloba al suo interno il logotipo ed il simbolo, creando una forma compatta ed indivisibile propria dei marchi di qualità o simboli di certificazione. Il Marchio è costituito principalmente da una figura geometrica semi-rettangolare con gli angoli arrotondati chiamata “supercerchio” o squircle. Al suo interno e nella parte sovrastante si distinguono i vari elementi che costituiscono il marchio: - La Corona: posizionata nella parte superiore del marchio, è composta da un disegno stilizzato di colore oro caratterizzato da cinque picchi i quali simboleggiano la corona Araldica, propria delle Città. - La Descrizione: segue le linee del “supercerchio” nel contorno superiore del marchio e descrive l'acronimo De.C.O. estendendone il significato ”Denominazione Comunale di Origine”; - Il Simbolo: all’interno del “supercerchio”, nella parte superiore dello stesso è rappresentato un Cavallo Bianco rampante il quale evoca la Chinea Bianca, simbolo della Città di Bisignano. - Lo sfondo: a fare da sfondo al simbolo vi è una figura geometrica di colore verde che segue le linee del “supercerchio”, colorando il perimetro interno. La scelta del colore verde è rappresentativa delle tematiche della DE.C.O. richiamando immediatamente al concetto di agricoltura, vegetazione, natura e dell’equilibrio dell’uomo con il territorio. - Il Logotipo: al centro del Marchio è evidenziato l’acronimo DE.C.O. Denominazione comunale d’origine, preceduto e seguito da quattro sottili linee che interrompono la figura del “supercerchio”. - Nome della Città: nella parte sottostante del marchio, al disotto del logotipo, viene evidenziata con lettere in stampatello il nome della “Città di Bisignano” identificando in maniera univoca il territorio d”appartenenza. - Le Stelle: al di sotto della Scritta “Città di Bisignano”; al confine con il contorno del “supercerchio”, sono presenti tre stelle di cui una, quella centrale, è di dimensioni maggiori delle altre. Le stesse inserite per rafforzare il concetto di “marchio di qualità”, sono puramente rappresentative. “Con l’istituzione del regolamento per la De.C.O. Denominazione Comunale di Origine – fanno sapere dall’amministrazione comunale di Bisignano, rappresentata dal Sindaco Francesco Lo Giudice - ci siamo posti l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze agroalimentari tradizionali locali, le attività e i prodotti artigianali, le manifestazioni storiche del territorio della Città di Bisignano. Tale progetto, realizzato in collaborazione con l’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere (ASBSF), mostra chiaramente, attraverso modelli di consumo e produzione sostenibile, la volontà di rendere i cittadini protagonisti della propria educazione alimentare e responsabili delle proprie scelte di vita, partecipando agli obiettivi dei “Borghi del Benessere”, dando il giusto valore ad una Cultura del ben-essere, con azioni al miglioramento della qualità di vita, allo sviluppo dei luoghi, alla crescita economica”. Sottolineata, inoltre, l’importanza del legame fra il prodotto ed il territorio: “L’istituzione della De.C.O. – sottolinea l’amministrazione comunale - vuole dare l’opportunità ad ogni prodotto del territorio di esprimere un’identità culturale e gastronomica ed insieme costituire il grande patrimonio della tradizioni locali, abbinando le caratteristiche organolettiche delle materie prime e le metodiche di coltivazione, lavorazione e conservazione, avvalorate dalle analisi nutrizionali e scientifiche svolte dalle figure competenti (biologi, nutrizionisti, agronomi, ect) dell’ASBSF”. E’ opportuno rilevare, inoltre, come, per i prodotti agricoli di Bisignano, da sempre rinomati per la loro bontà e qualità eccelsa nell'intera Provincia di Cosenza ed in tutta la Calabria, inizia un percorso di più ampia valorizzazione e promozione. Censire, riconoscere e tutelare i prodotti agroalimentari e artigianali locali, promuoverne lo sviluppo attraverso il legame con il territorio di origine è indispensabile per salvaguardarne l’identità sul mercato globale sottolineando il connubio tra storia, luoghi e specialità alimentari. In tal senso, le denominazioni comunali di origine possono favorire lo sviluppo integrato del territorio dall’agricoltura all’artigianato, passando per il turismo enogastronomico e l’ospitalità diffusa.