Agricoltura: comune Corigliano Rossano, confronto a Roma
Caporalato
(evitare errate interpretazioni ed applicazioni attraverso
decreti attuativi della legge); relazioni commerciali in materia
di prodotti agricoli ed agroalimentari (incrementare i controlli
sulla Grande Distribuzione); prezzo trasparente, etichetta
inclusiva del costo di produzione; diritto alla salute
(etichetta con informazioni chiare sui rischi derivanti dal tipo
di coltivazione praticata, con particolare riguardo ai prodotti
chimici utilizzati); distretti del cibo.
È quanto contenuto, in sintesi, nel memorandum consegnato dal
sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi e dal vicesindaco
Claudio Malavolta alla ministra delle Politiche Agricole, Teresa
Bellanova con la quale è stata concordata l'apertura di un
tavolo tecnico per la discussione e la soluzione riguardante le
problematiche evidenziate. All'incontro, ospitato nei giorni
scorsi a Roma, ha partecipato anche il consigliere comunale
Mattia Salimbeni.
Nel documento consegnato alla ministra vengono evidenziate
tutte le diverse criticità che allo stato determinano la crisi
economica del comparto agricolo dell'intera Sibaritide che ha
nella Città di Corigliano Rossano il suo baricentro produttivo e
che conta 20 mila addetti. Il confronto con la titolare del
ministero fa seguito a quello tenutosi nei giorni scorsi tra lo
stesso Malavolta nella qualità di assessore con delega
all'agricoltura e gli operatori del settore cittadino
finalizzato a raccogliere segnalazioni, suggerimenti e spunti
sull'attuale situazione da riportare sui tavoli istituzionali
sovracomunali.
All'attenzione della ministra Bellanova, spiega il
vicesindaco, "abbiamo sottolineato come la GDO offra spesso
prezzi più bassi del costo di produzione dei prodotti in
vendita, ciò comportando quasi sempre la mancanza del rispetto
delle norme di uno o più anelli della filiera produttiva e
commerciale, provocando un effetto a catena sul mercato a danno
dell'azienda agricola. Abbiamo, infine, presentato come
provvedimento indispensabile - conclude Malavolta - la
cosiddetta etichetta della salute con l'obiettivo di tutelare il
consumatore e contrastare la presenza di prodotti di provenienza
estera da Paesi che non rispettano i nostri stessi disciplinari
di produzione". "L'incontro - fa sapere inoltre il primo
cittadino - è stato anche l'occasione per aprire una
interlocuzione con il ministero circa l'istituzione di un'area
marina protetta che in altri territori è stata uno strumento
fondamentale per integrare e rafforzare sia l'attività ittica
che il turismo".