Vincenzo Sofo: "La Calabria si può rialzare attraverso la programmazione ed il pragmatismo leghista"

Si chiama Vincenzo Sofo, ed è considerato uno degli artefici della svolta sovranista della Lega, candidato alle ultime elezioni Europee in Calabria attraverso il movimento guidato da Matteo Salvini, vuole contribuire alla svolta calabrese. Ecco quanto affermato dal giovane rampante leghista attraverso una intervista rilasciata alla nostra redazione.
“La Lega si sta muovendo attraverso un commissario regionale che è Cristian Invernizzi, incaricato da Matteo Salvini per sviluppare il movimento sul territorio calabrese, terreno ancora giovane e fertile. Dunque siamo a lavoro per valutare con attenzione la classe dirigente che dovrà muoversi nella regione a nome della Lega al fine di analizzare le criticità per arrivare a capire quale sarà la proposta politica migliore da offrire a questa terra. La Lega a differenza degli altri partiti è un movimento che affonda le sue radici sulla militanza, che punta a trovare le persone che sul territorio lavoreranno per la Lega e contribuiranno a creare una programmazione concreta. La Lega ormai da diverso tempo ha cambiato la sua progettazione politica rivolta a tutta la Nazione, se non ci fosse stata questa intenzione non mi sarei candidato nel meridione alle ultime elezioni europee. L’intenzione è quella di utilizzare il metodo leghista ed applicarlo per la Calabria, attraverso un agire pratico e pragmatico che attui la soluzione concreta dei problemi ed è proprio questa la vera sfida che desidero in prima persona attuare per questa terra. Partiamo da un dato sconvolgente, la Calabria è una regione che si basa fondamentalmente sul turismo e sull’agricoltura avendo una fortuna paesaggistica territoriale che le permetterebbe di vivere di turismo. Il paradosso è che abbiamo un ente regionale che non ha dedicato né un assessorato al turismo men che meno all’agricoltura, e questo fa capire la mancanza di visione progettuale della classe politica che sta governando oggi. Il dato fondamentale è che bisogna prendere il territorio calabrese e valorizzarlo per quella che è la propria identità, partendo dalla necessità delle infrastrutture. Basti pensare che la Calabria, detiene il 10% delle coste italiane e non abbiamo praticamente porti turistici, quei pochi che abbiamo sono mal sfruttati. Abbiamo una locride che è abbandonata a se stessa, il Porto di Gioia Tauro ha un valore geopolitico immenso, ma non viene utilizzato, e ancora, abbiamo uno Stretto di Messina che ha un valore economico-politico eccezionale ma che non sappiamo come utilizzare, per cui è necessario avere una programmazione atta a capire come usufruire di tutte queste risorse al meglio. In merito alla prossime elezioni regionali, se la Lega alle scorse politiche ha avuto un successo così eclatante, anche in Calabria, superando il 20% è perché la gente ha lanciato un messaggio molto chiaro, ovvero quello di una volontà di un rinnovamento della politica concreta, poiché la Lega è diventata oggi la prima forza del centrodestra in Calabria non vedo perché non possa assumersi la volontà di guidare la coalizione di centrodestra. La politica deve cambiare testa comprendendo le straordinarie potenzialità agendo concretamente. Il mio impegno e quello della Lega sarà totale".