Post sessista sulla Festa della Birra di Mendicino, sindaco revoca patrocinio
Il post, successivamente cancellato, conteneva la frase: «Le birre sono come le donne: c’è quella meglio, quella peggio, ma in fondo sempre tutte da provare».
Una tempesta mediatica ha investito nelle ultime ore Albino Mosciaro, assessore alle Attività Economiche e Produttive, Associazioni di Volontariato, Fiere, Sport e Salute del comune di Mendicino, dopo la pubblicazione di un post “controverso” sui social volto a promuovere la Festa della Birra, prevista dal 7 al 9 settembre. Il post, successivamente cancellato, conteneva la frase: «Le birre sono come le donne: c’è quella meglio, quella peggio, ma in fondo sempre tutte da provare». Parole che hanno scatenato immediate reazioni negative, in primis quella del consigliere comunale Luciano Luciani, che ha chiesto al sindaco Irma Bucarelli di rimuovere Mosciaro dal suo incarico, oltre a revocare il patrocinio comunale all'evento e prendere una posizione di condanna nei confronti dell'assessore.
Le richieste di dimissioni e la condanna del gruppo "Tradizione e Futuro"
Il gruppo consiliare "Tradizione e Futuro" ha espresso una dura critica, chiedendo le dimissioni immediate di Mosciaro. In una nota ufficiale, il gruppo ha dichiarato che le affermazioni dell'assessore sono "gravissime", accusandolo di aver accostato le donne a una mera degustazione di birra. Hanno definito la sua visione delle donne come arretrata e offensiva, esprimendo sdegno per l'assenza di reazioni da parte del sindaco e delle altre figure istituzionali, in particolare delle donne presenti nel consiglio comunale. Il gruppo ha inoltre richiesto una condanna unanime da parte di tutte le associazioni impegnate nella difesa delle donne e contro ogni forma di discriminazione sessista, sottolineando che un uomo in un ruolo istituzionale non dovrebbe mai considerare le donne come oggetti di piacere o banalmente paragonarle a bevande da "provare".
La replica della sindaca Bucarelli: errore grave, ma sfruttato politicamente
Di fronte alla crescente polemica, la sindaca Irma Bucarelli ha preso posizione, annunciando la revoca del patrocinio comunale all'evento. Pur condannando fermamente le parole di Mosciaro, definite sessiste, la sindaca ha anche accusato alcuni detrattori di strumentalizzare l'incidente per attaccare la sua persona e l’amministrazione comunale. Bucarelli ha affermato che l'assessore ha commesso un errore grave, ma ha voluto sottolineare che Mosciaro è noto per la sua correttezza e rispetto verso le persone, aggiungendo che si è già scusato pubblicamente per quanto accaduto, riconoscendo l'inappropriatezza del post. La sindaca ha poi criticato quelli che, secondo lei, hanno mostrato "indignazione a convenienza", attaccando Mosciaro mentre hanno ignorato le offese personali rivolte a lei stessa sui social da parte di esponenti di una lista politica avversaria.