Il tribunale di Paola
Il tribunale di Paola

I due fratellini di Paola, al centro di un caso di presunti maltrattamenti, non sono in grado di sostenere un interrogatorio a causa della loro giovane età e fragilità emotiva. È quanto emerso dall'incidente probatorio tenutosi ieri davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Carla D’Acunzo. Alla presenza dei legali degli indagati e dei consulenti di parte, la dottoressa Patrizia Nicotera, incaricata dal giudice, ha ascoltato i bambini in modalità protetta.​

L'opinione della specialista

Secondo la specialista, che ha incontrato i piccoli lo scorso 17 marzo, i fratellini non sono in grado di testimoniare in un contesto di contraddittorio, essendo troppo piccoli e vulnerabili. Non sarebbero dunque in grado di sostenere un interrogatorio sulle gravi accuse a carico del patrigno, della madre e della nonna materna.​

La figura del patrigno

Il patrigno, 34 anni, arrestato lo scorso febbraio, è accusato di essere il responsabile materiale delle lesioni riportate dai due bambini. La madre e la nonna, invece, sono indagate per non aver impedito le violenze e, di conseguenza, per non aver protetto i minori. Le due donne avrebbero cercato di giustificare le lesioni come incidenti domestici e, in alcuni casi, avrebbero condiviso la linea educativa rigida del convivente.

Fratellini affidati alla nonna paterna

Attualmente, i due fratellini sono affidati al padre naturale e alla nonna paterna, mentre la madre e la nonna materna sono state allontanate dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai minori. Il Tribunale per i minorenni di Catanzaro ha disposto la sospensione della responsabilità genitoriale per entrambi i genitori, in attesa di una decisione definitiva sull'affidamento dei bambini.​​