"Il rischio concreto di chiusura della Gazzetta del Mezzogiorno richiede la mobilitazione di
tutti. Ancora di più lo sforzo di quanti, a cominciare dal socio
di minoranza, Valter Mainetti, hanno manifestato interesse per
il giornale dei pugliesi e dei lucani, mettendo a punto un piano
industriale ed editoriale già operativo e che sta già
comportando sacrifici per tutti i lavoratori". Lo sostengono, in
una nota, la Federazione nazionale della Stampa italiana-Fnsi e
le Associazioni regionali della stampa di Puglia e Basilicata.
"Questo è il momento della responsabilità, non delle parole -
prosegue la nota - se il piano concordatario pare non avere
garanzie sufficienti per essere approvato, è necessario che chi
lo ha predisposto dimostri di essere veramente interessato a
rilevare la Gazzetta, investendo le risorse necessarie per
portare a termine l'operazione. In caso contrario, apparirà
evidente che l'unico obiettivo è quello di utilizzare il
giornale come pedina di più complesse operazioni finanziarie con
le banche creditrici. A questo punto, si faccia chiarezza una
volta per tutte con i giornalisti e i lavoratori della Gazzetta
- conclude il sindacato dei giornalisti - anche per dare la
possibilità a chi potrebbe essere davvero interessato alle sorti
del giornale di presentare proposte in grado di salvaguardare la
testata, l'informazione in Puglia e in Basilicata e i posti di
lavoro"