Centro Crisea
Centro Crisea

Ha scelto il CENTRO CRISEA – Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’Innovazione Rurale – il Presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali di Catanzaro per riunire il Consiglio Direttivo, venerdì 6 dicembre, dedicato ad una giornata di confronto sulle tematiche ordinistiche e discutere su iniziative progettuali orientate alla crescita della competenza professionale anche a supporto del territorio calabrese, a lungo e medio termine.

L’invito è stato esteso, poi, ai vertici ordinistici delle varie province e ad esponenti del settore, presenti all’incontro, infatti, anche il Presidente dell’Epap, Stefano Poeta, l’Ente di previdenza ed assistenza pluri-categoriale cui afferiscono anche i dottori agronomi e i dottori forestali, il Presidente della Federazione dei dottori agronomi e forestali della Calabria Antonino Sgrò e i Presidenti Michele Santaniello e Michele Messina rispettivamente degli Ordini di Cosenza e di Crotone, invitato anche il Presidente di Vibo Valentia, Nino Denami, che per motivi personali non ha potuto essere presente.

Centro CRISEA, polo d'eccellenza

Per le tematiche oggetto di discussione non a caso è stato scelto il centro CRISEA, un centro che si sta affermando sempre di più quale polo di eccellenza nel campo dell’innovazione rurale e della ricerca a livello nazionale ed internazionale, al suo interno è già presente, infatti, un Team che da tempo si occupa di attività di ricerca e che vanta diverse pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, grazie agli studi condotti con un partenariato variegato, che include l’Università Magna Grӕcia di Catanzaro, nonché l’Ordine stesso.

Ad accogliere gli agronomi il Presidente di Crisea, Stefano Alcaro, docente di Chimica Farmaceutica e responsabile del Laboratorio di Chimica Farmaceutica dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, che ha guidato la visita nel centro ed illustrato le diverse attività di laboratorio presenti nonché l’enorme potenziale del centro stesso.

Ricerca applicata e alta formazione

“Le attività svolte nel centro - ha dichiarato Alcaro - dimostrano che si possono realizzare concretamente iniziative di ricerca applicata, consulenza ed alta formazione coinvolgendo anche aziende del territorio che hanno necessità di sperimentare ed avere a disposizione strumenti di alta tecnologia per i propri obiettivi scientifici, la struttura fa appunto dell’innovazione e della ricerca prima, e del trasferimento delle attività alle aziende poi, la mission essenziale della propria esistenza". 

"CRISEA si propone di fornire, infatti, servizi al comparto agroalimentare e zootecnico e un sostegno concreto alla ricerca e sviluppo di attività innovative ad aziende che vogliano utilizzare CRISEA attraverso le competenze scientifiche di cui si avvale ed il rapporto sempre più intenso e sinergico con l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali che, ricordiamo, fa parte della compagine sociale di CRISEA ed è componente effettivo del Consiglio di Amministrazione del Centro, non può che favorire e supportare tutto questo”.

Notevole anche la dotazione infrastrutturale del centro: oltre all’area di laboratorio presenti anche una vasta area agro-forestale che ammonta a ben 2.690.000 mq, in parte boschiva (circa 1.300.000 mq) ed il resto a seminativo (circa 1.290.000 mq) che ben si presta quindi alla ricerca in campo, oltre ad avere anche edifici per attività complementari (formazione, foresteria e area ristoro); presenti anche diverse importanti strutture quali serre in vetro da recuperare che, in futuro, potrebbero essere utilizzabili per attività di ricerca.

Il pavimento dell’ampio piazzale che sottende i quattro edifici riporta un decoro geometrico fatto di 8 triangoli rettangoli, ben visibile anche con immagini satellitari, che riporta al teorema di Pitagora, simbolo del centro. “Credo fortemente che lo sviluppo del nostro territorio e il rilancio dell’economia locale debba passare anche dall’ulteriore implementazione e dal pieno utilizzo di infrastrutture strategiche già presenti sul territorio, fondamentali per rendere più competitive le nostre imprese” -  ha dichiarato il Presidente dell’Ordine degli agronomi e forestali  della provincia di Catanzaro, Alessandro Tallarico.

Nuove linee programmatiche

“Le attività di ricerca applicata in corso e quelle attivabili in futuro, suggerite da quelle professionalità, come le nostre, che si rapportano giornalmente con  il mondo agricolo,  risulteranno sicuramente strategiche per le attività economiche, nonché base di sviluppo e di approfondimenti progettuali rispondenti alle esigenze del territorio e da trasferire, per il tramite dei professionisti che rappresentiamo, alle imprese agricole calabresi. Ed è questo uno dei motivi per cui siamo soci di CRISEA fin dalla sua costituzione, ed ora abbiamo preteso ed ottenuto di sedere nel consiglio di amministrazione anche al fine di indicare concrete linee programmatiche e di azione intimamente legate alla qualificazione ed allo sviluppo del mondo agricolo grazie, anche, alle nostre esclusive competenze.”  

La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale con tutti i presenti che ha preso spunto proprio da un’attività di ricerca sulle principali caratteristiche di un tipico piatto dell’area catanzarese “Morzeddhu: A Unique Example of a Traditional and Sustainable Typical Dish from Catanzaro” e gentilmente offerto dall’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Catanzaro e magistralmente “operato” dal consigliere dr. Antonio Celi.