La tutela dell'ambiente entra in Costituzione. Cingolani: 'Svolta epocale'
La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra in Costituzione. L'Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso due articoli della Carta, il 9 ed il 41.
Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti.
Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. Di conseguenza, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.
Gli astenuti erano tutti di Fdi. In dichiarazione di voto, Emanuele Prisco aveva annunciato che il suo partito aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi deputati. Il voto finale è stato salutato da un lungo applauso dell'Assemblea di Montecitorio.
"Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell'ambiente". Così il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, commenta a Montecitorio l'imminente voto della Camera che introduce la tutela dell'ambiente in Costituzione.
"Grande soddisfazione per l'ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell'ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini che come previdente dell'Asvis era stato tra i promotori dell'inserimento della norma nella Carta Costituzionale.
"Il Mims - afferma il ministro - sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni".