«Emergenza Covid-19 in Calabria, subito esenzione ticket per quanti si sono negativizzati al tampone ma dovranno affrontare la lunga fase riabilitativa; e poi ancora aiuti economici a fondo perduto ed interventi mirati per le famiglie, le imprese e le attività commerciali ricadenti nelle “zone rosse” che hanno subito forti contraccolpi economici a causa della fase emergenziale. Ma anche sostegno economico ai comuni per supportare il ritorno alla normalità. La Regione, dopo aver dimostrato di saper affrontare a mani nude la difficile crisi che ci ha posto davanti il coronavirus, ora è pronta a dare risposte ai cittadini nell’altrettanto difficile e delicata sfida della ripartenza». Sono queste le proposte che il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, pur dovendo abbandonare anzitempo per motivi familiari i lavori assembleari, in corso a palazzo Campanella, convocati per discutere dei temi di bilancio e dell’emergenza Covid-19, ha formulato per la discussione e l’approvazione dell’aula.



«Ora per la Calabria – dice Graziano – dopo aver contrastato la forza d’urto dell’avanzata del virus, si apre la fase più delicata: quella della ripartenza. Delicata e difficile – precisa – perché bisognerà essere capaci di non lasciare indietro nessuno. Soprattutto i giovani. Questi 48 giorni di fermo totale hanno creato nuove sacche di povertà ed un’incidenza paurosa nella produttività regionale. A rischiare di pagarne le peggiori conseguenze sono i nostri giovani. Ecco perché il Governo regionale, in queste settimane e negli ultimi giorni, in piena emergenza, ha lavorato alacremente e senza indugi per trovare nuove ed importanti soluzioni. In questo grande lavoro di squadra anche il gruppo consiliare dell’Udc ha avanzato delle proposte. Cose semplici – aggiunge il capogruppo UDC - ma che reputiamo efficaci e che saranno poste all’approvazione dell’intera Assemblea. Su tutte ci sono le proposte per andare incontro agli ex pazienti covid-19 che hanno affrontato e superato questo terribile virus uscendone provati fisicamente e anche moralmente. Per loro e per tutta quella che è la fase riabilitativa, di analisi cliniche e terapiche post guarigione, abbiamo proposto l’azzeramento del ticket sanitario, così che questa brutta esperienza non debba gravare oltremodo sulle loro vite e quelle dei loro familiari. Così come bisognerà sostenere economicamente i comuni calabresi che hanno avuto al loro interno dei casi di contagio, per poterli aiutare ad affrontare tutta la fase di assistenza della rete sociale. Poi ci sono una serie di misure, dirette e focalizzate sui cittadini di quei territori che hanno vissuto ed in molti casi continuano a vivere nel regime di “zona rossa”. Sono le persone che sono state segnate più di tutte dall’emergenza coronavirus. Ci sono intere famiglie in gravissima difficoltà. È giusto – prosegue Graziano - aiutarle con sostegni economici mirati. Ed in questa fase di ripresa sarà opportuno anche dare sostegno a tutte quelle imprese locali operanti nelle “zone rosse” che, in cambio del mantenimento dei posti di lavoro, con coraggio si rimetteranno di nuovo in gioco».



«In questi giorni, inoltre, - aggiunge il capogruppo UDC – abbiamo lavorato anche su altri fronti. Insieme al collega dell’opposizione Carlo Guccione, abbiamo presentato una mozione che impegna il Presidente Santelli e la Giunta regionale ad intervenire sul Ministro della Salute affinché revochi la convenzione tra il Commissario ad acta per la sanità in Calabria ed Invitalia in materia di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie. Un accordo che reputiamo anacronistico non conforme a quella che dev’essere la gestione della sanità calabrese, considerato che il Decreto Calabria (quello che dà le misure emergenziali per il servizio sanitario) è ormai in scadenza ed una siffatta convenzione rischierebbe di diventare troppo onerosa per i cittadini calabresi senza, tra l’altro, che si risolvano i tanti problemi che questo settore continua ad enumerare. Insomma – conclude - un vero e proprio sperpero».