L’intervento dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Paola hanno sequestrato un’arma ad aria compressa all’interno dell’abitazione del padre biologico dei due fratellini attualmente ricoverati presso l’ospedale di Cosenza per presunti maltrattamenti. Il sequestro è avvenuto nell’ambito degli accertamenti condotti dalle forze dell’ordine, a seguito di una segnalazione legata a presunti spari avvenuti nei pressi della casa dell’uomo.

casa del padre dei fratellini ricoverati a Cosenza

La segnalazione del giornalista Mediaset

L’indagine ha avuto origine dopo che Vincenzo Rubano, giornalista di Mediaset, ha denunciato di aver udito alcuni colpi d’arma da fuoco nelle vicinanze dell’abitazione mentre si trovava sul posto insieme a una troupe della Rai. Il gruppo di giornalisti si era recato lì con l’intento di ottenere un’intervista dal padre dei bambini, quando ha sentito distintamente degli spari, episodio che ha fatto scattare le verifiche da parte delle forze dell’ordine.

Il ritrovamento dell’arma

Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione all’interno della casa dell’uomo, rinvenendo e sequestrando un’arma ad aria compressa. Tuttavia, non è stato possibile determinare con certezza se il fucile sequestrato sia stato effettivamente utilizzato nell’episodio segnalato dal giornalista.

Le autorità stanno proseguendo con gli accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti e comprendere se vi siano elementi concreti che possano collegare l’arma sequestrata all’episodio segnalato. Al momento, tuttavia, non risultano persone indagate e non è possibile stabilire con certezza se l’arma ad aria compressa sia stata effettivamente utilizzata nella circostanza descritta dal giornalista.

Le indagini proseguono per raccogliere eventuali prove e testimonianze che possano fare luce sulla vicenda. Gli inquirenti stanno analizzando il contesto in cui sono avvenuti i presunti spari, cercando di ricostruire gli eventi e verificare se vi siano stati rischi per l’incolumità delle persone presenti. L’arma sequestrata sarà sottoposta a perizie tecniche per accertarne il funzionamento e verificare se sia stata effettivamente utilizzata in quell’occasione.