Due fratelli, di 58 e 61 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni personali aggravate che poi hanno portato alla morte di un terzo fratello, di 54 anni.
 

L'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari è stata emessa dal gip Mauro Bottone su richiesta del procuratore di Locri Giuseppe Casciaro e del sostituto Luisa D'Elia.
 

I fatti si sono consumati a Locri dove la vittima, a causa di un arresto cardio-circolatorio, è morta il 14 aprile scorso in ospedale, presso il reparto di Rianimazione.




Un decesso che, stando alle indagini, è connesso alla diagnosi di setticemia severa per la quale l'uomo risultava ricoverato dal 25 marzo.
L'inchiesta ha avuto origine dalle notizie apprese dai carabinieri della stazione di Locri nel corso di un servizio di ordine pubblico presso lo stadio comunale.

 

Ascoltando una serie di conversazioni tra alcuni tifosi locali, infatti, i militari hanno saputo delle circostanze dubbie circa il decesso della vittima.

 

Partite le indagini, i carabinieri hanno acquisito la documentazione sanitaria, dalla quale emergeva un particolare quadro clinico, caratterizzato dalla presenza di molteplici lesioni.

 

I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che gli indagati, dal luglio 2022, avrebbero posto in essere nei confronti del fratello, ex agente della polizia penitenziaria, perduranti condotte vessatorie, spesso sfociate in plurime aggressioni fisiche, dalle quali ne sarebbe derivata la morte.
 

Ai due indagati, gli inquirenti contestano anche il reato di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.

 

Mentre il fratello era ricoverato in ospedale per le lesioni che loro gli avrebbero procurato, infatti, gli indagati avrebbero utilizzato il bancomat del fratello per prelevare 4mila euro dal suo conto corrente.