Referendum sull'Unione: "No" prevale a Rende e Castrolibero, "Sì" a Cosenza
Nonostante la bassa affluenza e la netta divisione tra i comuni, l'idea di una città unica non passa, con il "No" che supera il 50% dei voti
Esito del Referendum: Un No che prevale
Si chiudono le urne per il referendum sull’unione tra Cosenza, Rende e Castrolibero con una bassa affluenza, che si attesta al 26%. Nonostante l’interesse suscitato dalla consultazione, il referendum si è concluso con un chiaro esito negativo: la maggioranza degli elettori ha bocciato l'idea di una città unica. I "No" superano il 50%, mentre i "Sì" si fermano intorno al 40%. Il dato riflette una spaccatura tra i diversi comuni coinvolti, con Cosenza che mostra un comportamento molto diverso rispetto a Rende e Castrolibero.
Referendum sull'Unione: "No" prevale a Rende e Castrolibero
Affluenza e Risultati a Cosenza
Nella città dei bruzi, la partecipazione al voto è stata particolarmente bassa, con solo il 19% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Tra questi, la maggior parte ha espresso un voto favorevole all'unione, con il 69,48% dei consensi (7.406 voti) per il "Sì", mentre il "No" si ferma al 29,45% (3.139 voti). Nonostante la preferenza per il "Sì", il dato evidenzia una vera e propria diserzione alle urne, che riduce l'importanza del risultato in termini di rappresentatività.
Il "No" prevale a Rende e Castrolibero
Al contrario, Rende e Castrolibero si sono distinte per un netto rifiuto dell'unione. A Rende, il "No" ha ottenuto una vittoria plebiscitaria con l'81,43% dei voti (8.674 preferenze), mentre i "Sì" si fermano al 18,12% (1.930 voti). A Castrolibero, dove l'affluenza è stata più alta, il "No" è stato espresso dalla gran parte dell'elettorato, superando il 70%. Questi risultati mostrano un forte dissenso da parte dei cittadini di queste due città, che si sono opposti all'idea di una fusione con Cosenza.
Le Ragioni della Divisione e le Prospettive Future
Il dibattito sull’unione di Cosenza, Rende e Castrolibero ha suscitato forti divisioni e riflessioni tra favorevoli e contrari. L’intento della proposta era quello di creare una nuova realtà amministrativa più efficiente, in grado di affrontare le sfide economiche, sociali e infrastrutturali della regione. Tuttavia, i risultati evidenziano una separazione netta tra le intenzioni degli elettori di Cosenza e quelli di Rende e Castrolibero. Nonostante la vicinanza geografica e i problemi comuni, le differenze amministrative e le risorse a disposizione dei tre comuni hanno impedito una gestione unitaria del territorio, mettendo in luce la difficoltà di costruire una realtà amministrativa unica per l’area urbana.