Ancora una volta gli scenari naturali calabresi e non diventano set cinematografici a cielo aperto. Stavolta tocca al film "La festa del ritorno", opera prima di Lorenzo Adorisio, tratto dall'omonimo romanzo di Carmine Abate, vincitore nel 2004 del Premio Selezione Campiello e del Premio Napoli. Sono in programma cinque settimane di riprese, di cui quattro interamente in Calabria. Più precisamente i set sono allestiti a Cirò, Cirò Marina, Melissa, Carfizzi e Crucoli. Molte riprese vedono inoltre interessate vallate in cui si dispiegano boschi, laghi e ruscelli. Ha raggiunto il set anche Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario di Calabria Film Commission, salutando le maestranze e cast, oltre all'esprimere soddisfazione per quanto si sta facendo.

 

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Una storia di emigrazione, con il cuore però nella terra natia


E' la storia di un padre e un figlio. Quest'ultimo è preso dalla voglia di crescere in fretta, tanto da prendere il suo posto nel difendere la sorella. L'uomo è costretto ad emigrare per assicurare un minimo di benessere alla sua famiglia. L'amore per la propria terra vissuto da lontano e un segreto da custodire. Una storia che si snoda nella natura selvaggia calabrese tra montagna, mare e tradizione albanesi. La natura contribuisce ad evidenziare il carattere forte di questi luoghi, pregnanti di passioni.