Dopo due anni di restrizioni e solitudini, in cui abbiamo fatto i conti con la perdita della corporeità delle nostre relazioni, in cui la cultura e l'istruzione sono state relegate quanto più possibile ai margini – dal 30 Maggio all'1 giugno torna, per la sua terza edizione, il Festival delle periferie: tre giorni di dibattiti, arte, confronti, serate musicali, incontri e socialità.

Tre giorni in cui ci sforziamo di ribaltare narrazioni e pratiche escludenti e marginalizzanti, di mettere (e metterci) in discussione, di accendere i riflettori su tutto ciò che nel continuo e sempre più precario ri-definirsi delle nostre esistenze viene marginalizzato, offuscato e reso periferico.

Controllo sociale sempre più pervasivo e capillare, drammatica erosione dei diritti fondamentali, accelerazione nei processi di automazione di ogni settore dell'esistenza, ridefinizione continua degli spazi e degli ambienti di vita e di morte, del modo di relazionarsi ad essi in una logica funzionale alla mera estrazione di valore per pochi potenti e all'espulsione delle forme di vita "disfunzionali" a tali logiche: sono solo alcuni dei tratti distintivi del presente che viviamo e del futuro che si prospetta.

Tutto ciò, mentre il covid-19 continua a diffondersi e gli ospedali continuano a chiudere, mentre la brutalità della guerra squarcia l'illusione di un "occidente" pacificato e il dibattito pubblico si militarizza di conseguenza.

Ciononostante, le piazze tornano ad essere animate da studentesse e studenti, lavoratori e lavoratrici; nuove forme di resistenza e riappropriazione spontanea si strutturano come opposizione alle logiche espulsive del capitale, nuovi saperi favoriscono emancipazione e prospettive di riscatto.

Queste ed altre tematiche, insieme a performance teatrali, fotografiche, di pittura, proiezioni e dj set e concerti live con artisti locali e da altre zone d'Italia costelleranno queste tre giornate, perché tutte le forme di espressione artistica sono da sempre il riflesso della varietà dei modi di esprimersi di quell'umanità che vogliamo portare dai margini al centro!

Segue il programma dettagliato delle giornate:

-30 MAGGIO : ,

17:00 apertura MOSTRA FOTOGRAFICA a conclusione del Laboratorio di fotografia Aula P2.0 occupata

️‍️17:00 DIBATTITO

Introduce: Aula studio Liberata
Intervengono: Salvatore Palidda (sociologo, attivista di "Osservatorio Repressione")
Maria Francesca D'Agostino (docente DISPeS, Unical)

20:00 APERITIVO

21:00 JAM SESSION

23:00 DJ SET
hip hop/dancehall
DJ Korrah

-31 MAGGIO - -: ,

17:00 CHIAMATA ALLE ARTI "Cyberpunk e distopie: i futuri possibili"
apertura MOSTRA con esposizione delle opere dei partecipanti

17:00 DIBATTITO
Introduce: Aula Studio Liberata
Interviene: Circolo Nomade Accelerazionista

20:00 APERITIVO

21:00 "Risveglio"
SPETTACOLO TEATRALE

22:00 Game Of Techno
LIVESET E DJSET
electro/minimal/techno

-01 GIUGNO ? ?: , ,

Verso la Summer School "Futuri urbani: visioni, azioni e politiche per la transizione delle città"‼️

17:00 DIBATTITO
presentazione del libro "Dialoghi sulla pandemia. Crisi, riproduzione e lotte" a cura dei collettivi di Ecologia Politica.
Introduce: Aula studio liberata
Intervengono: Salvo Torre (docente UniCT, Ecologia Politica)
Stefano Catanzariti (comitato Piazza Piccola)
Mattia Cusani (Canapa Sativa Italia)

20:00 APERITIVO

21:00 "Il cassonetto differenziato per il frutto del peccato"
SPETTACOLO TEATRALE
di e con Roberta Sestito e gli orchestranti Emmanuele Sestito e Boto Cissokho
In collaborazione con Cannibali e Re

22:00 CONCERTO
Bird (Napoli Stoner Veterans)
Bastardi (Southern Stoned Metal)
Imoira (Alternative Rock)