Associazione vittime caccia: stagione chiusa con 27 morti
Si chiude con 27 persone morte e 67
ferite la stagione della caccia 2019-2020. Lo rende noto
l'Associazione vittime della caccia sul proprio sito on line
precisando che in ambito venatorio ci sono state 79 vittime (8
feriti non cacciatori, 20 morti e 51 feriti cacciatori).
Ventidue i non cacciatori coinvolti di cui 7 sono morti e 15
sono rimasti feriti.
In una tabella sull'età di coloro che hanno provocato vittime
umane, l'Associazione evidenzia che "le fasce di età
maggiormente 'pericolose', per sè stessi ma soprattutto per gli
altri, risultano dai 60 agli 80 anni". Poi, "novità abbastanza
evidente, rispetto alle stagioni precedenti - osserva ancora
l'associazione - sono le new entry (18/30 anni), le nuove
licenze di caccia o comunque i cacciatori (legali o di frodo)
agli inizi della loro attività venatoria. Questo dato dimostra
quanto l'inesperienza o i cattivi maestri incidano sulla loro
effettiva pericolosità. Rispetto ai precedenti focus - prosegue
l'Associazione - il picco prodotto da questa fascia di età in
questa stagione venatoria dovrebbe far riflettere anche i
diretti interessati, loro accompagnatori e gli Enti deputati al
rilascio di licenze e porto d'armi". Sono "molte le autolesioni
per imperizia nel maneggio delle armi", prosegue l'Associazione
osservando che "gli ultra ottantenni responsabili risultano per
lo più causa di autolesioni o omicidi (o tentati) in ambito
familiare o di vicinato. Persone a cui evidentemente prefetture
e questure non hanno ancora provveduto ai necessari controlli
dei requisiti per la detenzione e l'uso di armi".