Polmone verde ma anche elemento strategico delle politiche di sviluppo, le aree forestali coprono quasi 12 milioni di ettari in Italia, pari al 36% circa del territorio.

Le attività produttive legate alla selvicoltura e all'industria del legno e della carta valgono circa l'1% del Pil, ma l'Italia è un forte importatore di legno e prodotti derivati. Promuovere l'utilizzo di materia prima italiana, diffondere innovazione nel settore e condividere esperienze di sviluppo dei territori sono tra gli obiettivi del 'Cluster Italia Foresta Legno', costituito grazie al protocollo siglato al Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Serbatoio naturale di carbonio che contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici, le foreste sono anche un settore imprenditoriale: nel nostro Paese sono 6.500 le imprese forestali e vi lavorano 12.000 addetti, mentre sono 27.000 le imprese di trasformazione del legno, con poco più di 103.000 addetti.

Il valore della produzione della filiera del legno italiana si attesta sui 39 miliardi, pari a circa il 4,5% del fatturato manifatturiero nazionale. Il comparto legno-arredo italiano è solido con una forte vocazione all'export che ha superato i 13 miliardi di euro nel 2021, mentre il legno per l'edilizia ha un fatturato che sfiora i 700 milioni. Ma la domanda di materie prime non è soddisfatta, se non parzialmente, dalle foreste nazionali.


Il tasso di utilizzo delle risorse forestali italiane, infatti, è basso ed è usato prevalentemente per legna da ardere, rendendo il Paese fortemente dipendente dall'estero: la produzione nazionale è di 8 milioni di metri cubi annui mentre l'import di legno e derivati è il doppio.

Il Cluster 'Italia Foresta Legno' raccoglierà rappresentanti dell'industria, dell'artigianato e del mondo accademico, affiancati da soggetti chiamati allo sviluppo dei territori. Grazie alla condivisione di conoscenze, sarà possibile monitorare i cambiamenti in corso, creare progetti regionali condivisi e supportare la ricerca portata avanti dalle Università.

"Il Masaf mira a dare all'Italia una capacità autonoma di produzione di legno di qualità. Vogliamo raggiungere l'obiettivo, lanciato dalla presidente Meloni al Salone del Mobile, di arrivare a una filiera del legno che abbia un approvvigionamento più ampio a livello territoriale, per ottenere anche la sovranità forestale", ha detto il ministro dell'Agricoltura della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla firma dell'atto costitutivo di Italia Foresta Legno, il primo cluster nato per promuovere la filiera italiana del legno.

"La strategia vincente - ha aggiunto il ministro - è quella di avere una capacità autonoma di produzione di qualità e sviluppare al massimo le nostre potenzialità". In questo senso, "oggi - ha detto - raggiungiamo un obiettivo fondamentale, quello di creare un cluster del legno in Italia che mette insieme le migliori energie del mondo della ricerca, della produzione". Una realtà che "può garantire, da una parte la sostenibilità ambientale, con la crescita di un sistema foresta sano, e dall'altra una sostenibilità produttiva. Le potenzialità sono enormi".

Il cluster Italia Foresta Legno rientra tra gli obiettivi della Strategia Nazionale Forestale e punta al rafforzamento dei legami tra imprese, istituzioni e enti di ricerca, anche per sostenere il trasferimento tecnologico e mettere a sistema le realtà di aggregazione industriale e le reti locale. È costituito da 15 realtà: Federlegnoarredo, Cna, Confartigianato, Confcooperative, LegaCoop Associazione Generale Cooperative Italiane, Consorzio Legno Veneto, Cluster Arredo Legno Fvg, Fsc Italia, Pefc Italia Uncem Nazionale, Università della Basilicata, Università di Padova, Università della Tuscia e Cnr.