CRISI SETTORE OLIVICOLO, MAURO D’ACRI HA INCONTRATO IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA A ROMA
Il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali -Teresa Bellanova - valuterà con attenzione e in tempi brevi le richieste dei produttori calabresi di olio di oliva.
E’ quanto fa sapere il consigliere regionale Mauro D’Acri che stamane ha partecipato al tavolo nazionale sul settore olivicolo nella sede del dicastero guidato dalla stessa Bellanova.
“Ho portato all’attenzione del ministro - dichiara Mauro D’Acri- i problemi e le difficoltà sollevati da chi genera ricchezza e occupazione pur tra le mille difficoltà quotidiane. La perdurante emergenza climatica, con eventi alluvionali dannosi per la nostra agricoltura, ha acuito all’ennesima potenza criticità ormai strutturali. Motivi per cui condivido lo spirito e il merito della protesta organizzata da Agrinsieme”.
Nello specifico il consigliere regionale Mauro D’Acri, seguendo un percorso condiviso con il presidente Mario Oliverio – ha individuato una serie di punti nodali che il Governo deve affrontare subito, tra i quali: riduzione degli sgravi contributivi alle aziende, anticipo del 90 % sul premio accoppiato, moratoria sui prestiti bancari.
Si tratta di questione posta all’attenzione del ministro Bellanova attraverso una lettera che porta la firma del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e del consigliere regionale delegato all’Agricoltura, Mauro D’Acri.
“Serve un cambio di passo, sensibilizzando e costruendo – afferma Mauro D’Acri - una consapevolezza in merito al consumo sostenibile del nostro oro verde. Non ci sono alternative rispetto alla adozione di etichettature in grado di orientare una scelta consapevole dei consumatori e una azione concreta contro la concorrenza sleale di quei Paesi che producono olio di oliva lontano dagli standard qualitativi della nostra regione e aggrediscono i mercati con prezzi che soffocano i nostri imprenditori”.
“La Calabria – sostiene Mauro D’Acri - non ha paura di vincere la battaglia della qualità delle materie prime. Lancio il mio appello anche ai nostri rappresentanti istituzionali a Bruxelles affinché facciano sentire la loro voce in un’Europa troppo arroccata sugli interessi delle multinazionali dell’agroalimentare, però poco attenta alla vera ricchezza di territori dove si esprime unicità e identità”.