Una persecuzione che andava avanti da tempo, mascherata come atto di gelosia. E’ la vicenda che vede protagonista una ragazza del vibonese e del suo ex-compagno, un quarantenne, molto più grande di lei, con il quale aveva una relazione da febbraio 2020. L’uomo la seguiva, controllava i suoi spostamenti, invadendo gli spazi della sua quotidianità, presentandosi sotto casa o a lavoro, motivando i suoi atteggiamenti come mossi da gelosia. Atti persecutori che non permettevano alla ragazza la normale conduzione della sua vita, dovendo rincorrere anche a farmaci a causa dello stato di ansia provocatosi dalla sensazione di allerta costante. La situazione degenera quando le azioni di stalking si tramutano in violenza, prima verbale e poi fisica. Insulti, offese, messaggi e telefonate minatorie, sconfinate nell’aggressione. Raggiunto il culmine di tali vessazioni, la ragazza ha deciso di porre fine a questa situazione estenuante denunciando il tutto alle Forze dell’Ordine. Il repentino provvedimento di ammonizione nei confronti dell’uomo potrebbe far presuppore che verranno indotte procedure più gravi nel caso in cui lo “stalker” continuasse a perseguitare la vittima.