E'in corso l'autopsia sul corpo di Giulia Ceccchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato, Filippo Turetta.

 

L'esame si svolge nell'istituto universitario di Medicina legale a Padova.

 

La Procura ha incaricato il professore Guido Viel. Dall'autopsia i magistrati si attendono, tra le altre, risposte in ordine all'ora e alle cause della morte, anche per capire se Giulia fosse già morta quel sabato notte quando Turetta da Fossò, luogo dell'aggressione, cominciò sua fuga in auto. All'esame prendono parte, per i Cecchettin i consulenti Stefano D'Errico e Stefano Vanin, per Turetta la dottoressa Monica Cucci.

 

"Non sappiamo quando potrà durare l'indagine, dipende dalla lesività che verrà riscontrata. I tempi si decidono man mano che l'indagine va avanti, da quello che viene rinvenuto". Lo ha detto Anna Aprile, dirigente dell'unità operativa di Medicina Legale dell'ospedale universitario di Padova, riferendosi all'esame necroscopico in atto sul corpo di Giulia Cecchettin.

 

La dirigente ha precisato che sul corpo verrà eseguita anche una Tac. Rispondendo ai cronisti, sull'aspetto umano di questa vicenda, Aprile ha affermato: "era una giovane donna, frequentava la nostra Università, la sentiamo come una perdita comune, non solo della famiglia, ma di tutta la comunità. Giulia è entrata nel cuore di tutti".

 

Intanto è arrivato in carcere a Verona l'avvocato Giovanni Caruso per l'interrogatorio di Filippo Turetta, arrestato per l'omicidio di Giulia Cecchettin, davanti al pm di Venezia Andrea Petroni, fissato per le 11.

 

"Non parlerò ora né dopo l'interrogatorio", ha detto il legale ai cronisti. Il giovane potrebbe decidere stavolta di parlare davanti agli inquirenti mentre era rimasto in silenzio in occasione dell'interrogatorio di garanzia con il Gip.

 

L'interrogatorio è stato disposto e fissato per questa mattina in carcere a Verona dalla Procura di Venezia. Uno dei punti dell'interrogatorio sarà la presunta premeditazione del delitto.

 

Tra i molti indizi quei dei coltelli che il ragazzo avrebbe portato con sé, ma anche lo scotch comprato on line. Nelle dichiarazioni al giudice il giovane aveva detto che stava cercando di ricostruire "nella memoria" cosa gli era "scattato" in testa quella sera.

 

Intanto, gli investigatori sono pronti ad andare a prendere nei prossimi giorni l'auto di Turetta con i reperti sequestrati all'interno. Nell'inchiesta sono state ascoltate anche alcune amiche della giovane per ricostruire il rapporto tra Giulia e Turetta e gli atteggiamenti possessivi di lui anche quando la relazione era terminata.

 

Saranno effettuati, infine, nelle prossime settimane alcuni accertamenti irripetibili, come quelli sulle tracce di sangue e sulla macchina e sui coltelli, tutti affidati al Ris di Parma.