In quel particolare periodo storico la città e la provincia di Cosenza - secondo le indagini della

procura-  erano sconvolte dalla guerra tra i clan Perna- Pranno

e Pino-Sena e il clan Perna-Pranno con usava l' estorsione di

tutti gli imprenditori ricadenti nella propria zona d'influenza

per garantirsi le risorse economiche per fronteggiare i rivali.

  Diversi sono stati i collaboratori di giustizia che hanno

parlato dell'omicidio dell'imprenditore e le loro testimonianze

sono state tutte concordanti sia sul movente che sui mandanti.Lo

stesso Mario Pranno - ricorda la procura in una nota - si era

assunto la paternità dell'omicidio nel corso del breve periodo

della sua collaborazione con la giustizia, iniziato durante il

maxi processo Garden e conclusasi nel 2000 con la sua fuga da

località protetta.

  All'epoca l'uomo arrestato oggi era uno dei capi più violenti

del suo clan, così come poi riconosciuto dalla sentenza

irrevocabile del maxiprocesso Garden che lo condannò a 20 anni

di reclusione, pur riconoscendogli la speciale attenuante per i

collaboratori di giustizia.Arrestato dopo la fuga , venne

scarcerato a giugno del 2015.

    L'altro arrestato, Francesco Cicero, è accusato di aver

fatto da palo ai killer, come riferito dai tutti i collaboratori

di giustizia. Soprannominato il "pirata" ,è fratello di

Domenico, detto "Micuzzo", che dopo il processo Garden assunse

la reggenza del gruppo Perna-Pranno.