Coronavirus: Coop proroga chiusure domenicali: 29 marzo, 5 aprile e a Pasqua
Coop proroga le chiusure domenicali dei suoi 1.100 punti vendita. Oltre alla prossima domenica 29 marzo, Coop rimarrà chiusa anche domenica 5 aprile e la domenica di Pasqua il 12 aprile. Lo annuncia Coop in una nota spiegando che "la decisione è stata presa a livello nazionale" per "rispondere alle esigenze del personale" e che la misura "è comunque da considerarsi eccezionale e limitata alla fase che stiamo vivendo".
Intanto, prezzi fermi per 2 mesi, fino al 31 maggio prossimo, per circa 18 mila prodotti. Lo ha annunciato oggi Coop spiegando che la decisione, che ha un intento anti-speculativo, riguarda tutti i prodotti confezionati industriali, sia quelli con il proprio marchio che quelli delle altre società.
"Un impegno concreto per proteggere la spesa delle famiglie e per evitare l'insorgere di rischi speculativi - afferma l'ad di Coop Italia, Maura Latini - E' una misura preventiva che abbiamo deciso di attuare a garanzia dei nostri soci e consumatori. Inoltre se si rendesse necessario, tuteleremo i nostri produttori e allevatori italiani da altri fenomeni speculativi garantendo loro la giusta remunerazione". Una particolare tutela è prevista la la filiera del latte, al quale viene riconosciuta, nonostante la sovrapproduzione, lo stesso prezzo pattuito in precedenza.
Si tratta - spiega Coop in una noda - di "una sorta di misura preventiva e una garanzia che Coop sottoscrive a vantaggio dei propri soci e consumatori, ma anche a tutela dei produttori e degli allevatori italiani nel momento eccezionale che stiamo vivendo. In una fase di emergenza Coop s'impegna ad agire sia a monte (verso i fornitori), che a valle (verso i consumatori) per garantire la stabilità dei prezzi e delle remunerazioni dei diversi attori della filiera".
Contemporaneamente Coop "sta contattando i fornitori di propri prodotti a marchio al fine di operare insieme per il contrasto ad ogni logica speculativa. Tra le filiere che possono avere prime tensioni va segnalata quella del latte". "Lì si registra una tensione legata all'eccesso di produzione generato dalla chiusura di alcune tipologie commerciali - spiega Latini - Insieme ai nostri fornitori garantiremo agli allevatori che forniscono latte fresco il prezzo precedentemente pattuito. Più in generale ci muoveremo per i nostri prodotti Coop in maniera tale che sia garantito a ogni anello della filiera produttiva del nostro Paese la giusta remunerazione. Mai come ora il nostro primario impegno è proteggere le famiglie e il tessuto produttivo italiano".(ANSA).