Polizia di Stato – Cosenza: Violazione della normativa ambientale rifiuti.
Indagine effettuata dalla Polizia stradale di Paola sui controlli sugli autocompattatori
Nel rispetto dei diritti degli indagati, da ritenersi innocenti fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che è al vaglio dei Magistrati della Procura della Repubblica di Paola (CS), diretta dal Procuratore facente funzione Dott. Ernesto Sassano, la posizione di sei persone in merito alle indagini sulla gestione irregolare dei rifiuti urbani del Comune di Fuscaldo (CS), affidati nel 2020 in appalto ad una Ditta esterna del settore.
I fatti
L’indagine trae spunto dall’attività di verifica effettuata dalla Polizia Stradale di Paola (CS), in relazione ai controlli effettuati sugli autocompattatori che eseguivano la raccolta dei rifiuti solidi urbani all’interno del territorio comunale, disperdendo rifiuti e liquami lungo le strade, in violazione delle prescrizioni specifiche della normativa ambientale.
Tale attività di verifica veniva estesa dalla Polizia Stradale di Paola (Cosenza) a tutti i soggetti della filiera di gestione dei rifiuti, in particolare individuando in contrada Centacque, all’interno di un’area privata di 4000 mq. adiacente alla SS.18, il centro di stoccaggio dei veicoli che effettuano il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e dei rifiuti ingombranti, raccolti nel Comune di Fuscaldo, trasformata in realtà anche in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
I dettagli
Nel citato sito, infatti, venivano rinvenuti a terra ed in cassoni poggiati sul terreno rifiuti differenziati e indifferenziati, con sversamento di liquidi inquinanti al suolo, oltre a rifiuti speciali pericolosi quali elettrodomestici, vecchi apparecchi elettronici, lastre di eternit e accumulatori al piombo di autoveicoli oltre ad un modesto quantitativo di farmaci scaduti, evidenziando una irregolare gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, non conforme alle norme ambientali.
L’area in questione, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria è stata posta in sequestro in attesa di bonifica.