Economia: Bankitalia, emersi importanti segnali di ripartenza
Importanti segnali di ripresa dell'economia affiorano in Calabria seppure ancora in maniera insufficiente a colmare il calo registrato durante la crisi pandemica.
E' quanto emerge dalla fotografia scattata dalla filiale regionale di Bankitalia nella sua ultima nota congiunturale di aggiornamento relativa ai primi 9 mesi del 2021.
I risultati della ricerca sono stati illustrati a Catanzaro dal direttore Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell'istituto Giuseppe Albanese (coordinatore), Antonio Covelli, Graziella Mendicino e Iconio Garri'.
"La ripartenza - segnala il report - si è rafforzata spinta dalle riaperture e dal superamento delle restrizioni dovute alla crisi pandemica. Cresce il fatturato delle imprese nei primi 9 mesi dell'anno con una ripresa più rapida e accentuata nel settore industriale. Migliora il quadro congiunturale delle costruzioni grazie a investimenti pubblici e incentivi per la riqualificazione energetica. Ripartenza più graduale nei servizi.
Nel complesso gli investimenti hanno invece mostrato un andamento meno sostenuto rispetto al fatturato e, sulle prospettive, incidono le difficoltà nell'approvvigionamento di materie prime e beni intermedi. Il miglioramento ha inciso positivamente anche sulla situazione finanziaria delle imprese destinatarie durante la crisi pandemica di misure pubbliche di sostegno. Anche nella prima parte del 2021 i prestiti hanno mantenuto una crescita sostenuta. In ripresa anche il mercato del lavoro. E' maggiore la fiducia tra le famiglie anche se i consumi restano più cauti rispetto al passato e con un livello elevato di propensione al risparmio.
La spesa delle famiglie è stata spinta anche dal ricorso ai prestiti bancari sa come credito al consumo che mutui casa.
"In prospettiva l'apporto delle risorse europee - ha detto il direttore Magarelli - può davvero essere decisivo, al netto dell'eliminazione delle distorsioni che caratterizzano in negativo l'economia calabrese. E' necessaria però una discontinuità con il passato soprattutto nella capacità di progettazione, investimento e realizzazione.
Alla luce delle risorse umane e materiali di cui la Calabria dispone - ha aggiunto - la domanda è: se non ora quando?".