Macabra scoperta a Tortora, avvelenati 3 cani: hanno tentato anche di bruciarli
L'associazione "Salvami" ha denunciato l'episodio: "vittime della cattiveria umana e della sua più macabra follia"
Cani avvelenati a Tortora
Una vera e propria mattanza: è quanto accaduto nel comune di Tortora, in provincia di Cosenza, dove tre cagnolini sono stati brutalmente avvelenati. Una scena orripilante quasi quanto coloro che hanno agito per provocare tanto dolore a dei poveri animaletti indifesi. L'episodio è stato riportato dall'associazione “Salvami”, un gruppo di volontari che sostiene il diritto alla vita dei nostri amici a quattro zampe.
La terribile agonia dei poveri cani
I tristi protagonisti di questa macabra vicenda, accaduta ieri 17 novembre, sono tre cagnoloni di quartiere, curati da alcuni residenti di via Panoramica al Porto, che erano stati sterilizzati ed erano ormai benvoluti. A quanto pare, però, non da tutti: i residenti, infatti, si sono accorti che qualcosa non andava quando hanno visto - nelle prime ore del mattino - uno degli animali in preda alle convulsioni, subito soccorso.
Poi, l'agghiacciante scoperta: poco vicino, infatti, giaceva la carcassa ancora fumante di un altro cane. Il terzo cane, invece, è scomparso: probabilmente, anch'esso avvelenato, è fuggito per morire altrove.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Praia a Mare, la Polizia Municipale di Tortora e il personale del servizio veterinario dell’Asp di Cosenza, che ha accertato l’avvelenamento.
A Tortora 3 cani avvelenati
La denuncia dell'associazione
“L'associazione Salvami intervenuta sul posto, avvisata dai cittadini che si occupavano dei 3 poveri cani avvelenati, nello sdegno denuncia a gran voce la totale inerzia degli organi amministrativi (comune e polizia locale) riguardo la gestione del randagismo in questo territorio, nonostante le numerose proposte di collaborazione da parte di codesta associazione”.
“Ancora oggi viviamo il caos della vita di strada di povere creature innocenti, vittime, come accaduto ieri, della cattiveria umana e della sua più macabra follia. Sono persone che compiono questi gesti, esseri umani che di umano non hanno più nulla. Solo una cosa aumenta: col passare del tempo lo sconforto nelle istituzioni e la vergogna di essere umani”.