Castrovillari, bambina rischia di soffocare con un cioccolatino: un papà eroe le salva la vita
I genitori della bimba, grati del gesto del signor Mustapha, hanno segnalato l'accaduto al sindaco che ha ringraziato il papà eroe
Il mese scorso un gesto bello ed utile e, probabilmente, salvavita. Lo ha posto in essere un papà che all’uscita delle classi al villaggio scolastico di Castrovillari, ha notato una bimba che, nel mangiare un cioccolatino, stava soffocando ed aveva cambiato colore del viso. Il genitore della bambina ed un altra persona intervenuta non erano riusciti ad effettuare la manovra di Heimlich. Manovra che è invece riuscita ad Adil Mustapha che, grazie al suo gesto, ha evitato il soffocamento della bimba.
Una pergamena per il papà eroe
I genitori della bimba salvata hanno segnalato all’Amministrazione Comunale il bel gesto ed il sindaco, questa mattina, in una sobria ma sentita cerimonia, ha ringraziato Mustapha, al quale ha consegnato una pergamena sulla quale, tra le altre, oltre ai ringraziamenti vi è il richiamo a questi gesti che fanno “comunità”.
Questa storia mette in evidenza l'importanza di essere pronti a intervenire in situazioni di emergenza e il valore della solidarietà e del senso di comunità. Adil Mustapha, con il suo gesto tempestivo e competente, ha dimostrato come la preparazione e il coraggio possano fare la differenza tra la vita e la morte.
La tecnica salvavita che tutti dovrebbero conoscere
La manovra di Heimlich è una tecnica salvavita che tutti dovrebbero conoscere, poiché può rivelarsi fondamentale in caso di soffocamento. Il fallimento dei primi tentativi da parte di altri presenti dimostra quanto sia importante sapere esattamente come eseguire questa manovra.
Il riconoscimento da parte dell'Amministrazione Comunale è un modo significativo per sottolineare l'importanza di questi atti di altruismo e per ispirare altri membri della comunità a essere più consapevoli e preparati. Il richiamo ai gesti che "fanno comunità" è un messaggio potente, perché evidenzia come azioni individuali possano rafforzare i legami e promuovere un senso di appartenenza e responsabilità reciproca.
Questa vicenda dovrebbe spingere anche a riflettere sulla necessità di promuovere corsi di primo soccorso e formazione nelle scuole e nelle comunità. Essere preparati in situazioni di emergenza non è solo un'opportunità, ma un dovere civile che può salvare vite.