Vino e tartufo alleati per il made in Italy verso Expo Dubai. Firmato presso la Cia accordo di buon gusto per un 'lusso democratico'
Un patto per promuovere e valorizzare il vino e il tartufo, alfieri del made in Italy nel mondo anche in vista di Expo 20200-Dubai. A siglarlo sono l'Accademia italiana del tertufo (Ait) e l'Associazione Italiana Sommelier (Ais), alla presenza del sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano e del presidente di Cia-Agricoltori italiani Dino Scanavino.
Obiettivo dell'accordo del 'buon gusto', è creare un'alleanza tra il mondo del tartufo e quello del vino con strategie di sviluppo culturale e di marketing territoriale.
L'approssimarsi dell'Expo di Dubai, la prima nel mondo arabo, inoltre, rappresenta un'occasione preziosa per il settore eno-gastronomico, come ha sottolineato il sottosegretario Di Stefano. Le due associazioni consegneranno il Protocollo al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Commissario Generale di Sezione per l'Italia per Expo 2020 Dubai Paolo Glisenti. Tra le iniziative anche quella di creare la prima rete di ristoranti del tartufo in tutta Italia che, con il vino propongano l'abbinamento naturale.
"E' un patto tra due mondi simili che rappresentano un lusso democratico", ha detto il presidente di Ait, Giuseppe Cristini, spiegando che l'Italia ha molte varietà di tartufo non solo il bianco ma altrettanto appetibili, come anche di vini e quindi per tutte le tasche. Un accordo che apre la strada ad un confronto lungimirante, come ha precisato il presidente di Ais, Antonello Maietta, "due prodotti del territorio a cui il mondo dei sommelier può contribuire nel raccontarne la storia, un connubio che nasce nel rispetto dell'ambiente e della salvaguardia della biodiversità".
ANSA