I “Distretti del Cibo” in Calabria: uno strumento per lo sviluppo del territorio
La Calabria, terra di tradizioni millenarie e ricca di eccellenze agroalimentari, sta sfruttando il modello dei Distretti del Cibo per stimolare la crescita economica e sociale delle comunità rurali
La Calabria, terra di tradizioni millenarie e ricca di eccellenze agroalimentari, sta sfruttando il modello dei Distretti del Cibo per stimolare la crescita economica e sociale delle comunità rurali. Istituiti per organizzare i sistemi produttivi agricoli e agroalimentari locali, questi distretti promuovono lo sviluppo delle comunità attraverso la valorizzazione delle loro identità storiche e culturali. Nel 2021, la Regione Calabria ha lanciato una manifestazione di interesse per il riconoscimento dei Distretti del Cibo, raccogliendo 20 candidature entro dicembre dello stesso anno. Nel febbraio 2022, la Regione ha dichiarato ammissibili 23 proposte, dimostrando l'interesse diffuso verso questo modello di sviluppo. Tuttavia, mentre a livello nazionale il Ministero dell'Agricoltura ha stanziato 100 milioni di euro per progetti selezionati, non risultano ancora finanziamenti specifici regionali destinati ai distretti calabresi. Eventuali fondi saranno assegnati tramite future procedure pubbliche.
Tra i Distretti del Cibo riconosciuti in Calabria, alcuni esempi emblematici mostrano come questo modello possa tradursi in iniziative concrete capaci di valorizzare il patrimonio agroalimentare e culturale delle diverse aree della regione.
“Distretto del Cibo” dell'Alto Ionio Cosentino
Nel febbraio 2022, il Comune di Oriolo ha guidato con successo l'inserimento del “Distretto Rurale dell'alto Ionio cosentino tra i “Distretti del Cibo” della Calabria. Quest'area, famosa per i suoi prodotti tipici come il Prosciutto di San Lorenzo Bellizzi, le Ciliegie di Roseto Capo Spulico, il Limone di Rocca Imperiale, il Riso di Villapiana, la Sardella di Trebisacce e il Pane di Cerchiara, ha ora l'opportunità di promuovere il proprio patrimonio agroalimentare e culturale come motore di sviluppo economico.
“Distretto del Cibo” grecanico
Nella parte meridionale della provincia di Reggio Calabria, il “Distretto del Cibo” grecanico si distingue per il suo legame con le tradizioni greche. Promosso da AIAB Calabria (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica), questo distretto punta a valorizzare le produzioni biologiche e le peculiarità culturali dell'area. Nel 2021, è stata presentata la candidatura al Biodistretto Grecanico, che è stata dichiarata ammissibile dalla Regione Calabria nel febbraio 2022. L'obiettivo è creare un modello di sviluppo sostenibile che coinvolga agricoltori, cittadini e operatori turistici.
“Distretto Agroalimentare di Qualità” del lametino
Il “Distretto Agroalimentare di Qualità” del lametino rappresenta un progetto ambizioso per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio. Riconosciuto dalla Regione Calabria e inserito nell'elenco nazionale, il programma "Eccellenze lametine”: un distretto sostenibile per il futuro del cibo" prevede investimenti complessivi per oltre 20 milioni di euro. Presentato nel novembre 2024, il progetto coinvolge 12 beneficiari e mira a promuovere uno sviluppo sostenibile delle filiere agricole nei comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Maida e San Pietro a Maida.
“Distretto del Cibo” della Piana di Sibari
La Piana di Sibari, nota per la sua ricca tradizione culinaria, è rappresentata dal “Distretto del Cibo” promosso dal Comune di Corigliano-Rossano. Nel febbraio 2022, il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria ha dichiarato ammissibile la candidatura del distretto, che punta a valorizzare risorse agricole, archeologiche e culturali. L'iniziativa mira a integrare le filiere agroalimentari locali con lo sviluppo economico e occupazionale del territorio.
“Distretto del Cibo” del Pollino
Il “Distretto del Cibo” del Pollino è un progetto interregionale che abbraccia Calabria e Basilicata, includendo le province di Cosenza, Matera e Potenza. Con 67 aziende aderenti, il distretto promuove filiere come quella lattiero-casearia, vitivinicola, cerealicola, olivicola e dei legumi. Il progetto si concentra anche su attività outdoor e ospitalità diffusa, rappresentando un esempio virtuoso di collaborazione interregionale per lo sviluppo sostenibile.
I “Distretti del Cibo” in Calabria dimostrano come le risorse locali possano essere organizzate e valorizzate per creare occupazione, sviluppo economico e coesione sociale. Attraverso la promozione delle eccellenze agroalimentari e culturali, questi distretti rappresentano una strategia di sviluppo sostenibile che punta a rafforzare l'identità regionale e la competitività sui mercati nazionali e internazionali.