Roseto Capo Spulico (CS): "La sanità torni vicina ai territori"

L'appello dei Sindaci dell'alto Ionio nell'incontro a Roseto Capo Spulico
Nella giornata di oggi, lunedì 8 novembre, presso l’Antico Granaio di Roseto Capo Spulico, i Sindaci e gli Amministratori del territorio sono tornati a determinarsi in merito alle iniziative da assumere relativamente al complesso problema della Sanità nell’Alto Ionio e nella Sibaritide, tanto alla luce della bozza di documento riguardante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” elaborato dall’AGENAS e dal Ministero della Salute che tratteggia la nuova assistenza territoriale , ma anche delle inefficienze nella gestione delle emergenze-urgenze che il nostro territorio vive quotidianamente.

Non hanno potuto partecipare per impegni precedentemente assunti, pur condividendo l’iniziativa, il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, e di Castroregio, Sandro Adduci.
Nell’ambito della discussione è emersa la necessità di ricalibrare il sistema sanitario non più sulla base dei freddi e inumani numeri ma sulle specificità e sulle complessità dei territori, con particolare riferimento alla conformazione orografica dei luoghi, intensificando la presenza dei presidi sanitari di prossimità, in modo da sgravare gli Hub ospedalieri, spesso non raggiungibili in tempi utili alle necessità dei pazienti, di un sovraccarico difficile da gestire con le risorse umane ad oggi in campo.

Da qui la scelta di chiedere una nuova e urgente convocazione della Conferenza dei Sindaci e di stilare un documento programmatico per la Sanità territoriale, attraverso il quale avviare nell’ immediatezza un’indispensabile quanto necessaria interlocuzione con il nuovo esecutivo regionale e con il neo Presidente, nonché Commissario regionale alla Sanità, Roberto Occhiuto.
“L’Alto Ionio, la Sibaritide e il Pollino hanno diritto ad una Sanità Pubblica efficiente e vicina ai Cittadini, in grado di garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), superando l’umiliante impasse che vive la nostra regione e che risponde al nome di “emigrazione sanitaria”, al fine di evitare altre tragedie dovute alla malasanità.
Certi di una rapida risposta da parte del Governatore della Regione Calabria, nonché nuovo Commissario alla Sanità, restiamo in attesa nella consapevolezza, almeno del nostro territorio, che non c’è più tempo da perdere perché ogni istante perso può costare vite umane”.