Sanità nelle aree montane calabresi: la tragica morte di Serafino Congi arriva in Parlamento
L’iniziativa punta a mettere in luce le gravi carenze sanitarie che affliggono le aree montane della Calabria, con particolare riferimento al presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore
La tragica morte di Serafino Congi arriva in Parlamento
La drammatica vicenda della morte di Serafino Congi, avvenuta il 4 gennaio, ha sollevato l’attenzione delle istituzioni, spingendo la vicecapogruppo del M5S alla Camera, Vittoria Baldino, a presentare un’interpellanza urgente al Ministro della Salute, Orazio Schillaci. L’iniziativa punta a mettere in luce le gravi carenze sanitarie che affliggono le aree montane della Calabria, con particolare riferimento al presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore.
«La Calabria, commissariata dal 2010 per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari, continua a vivere una situazione critica che penalizza le comunità interne e montane, dove l'accesso ai servizi essenziali è sempre più difficile», ha dichiarato Baldino nel suo atto ispettivo.
Una tragedia evitabile
La morte di Serafino Congi è avvenuta durante il trasporto verso l’ospedale Hub di Cosenza, dopo aver atteso per oltre tre ore un’ambulanza medicalizzata presso il pronto soccorso di San Giovanni in Fiore. L’impossibilità di utilizzare l’elisoccorso, a causa delle condizioni di scarsa visibilità, ha aggravato una situazione già critica, sottolineando le inadeguatezze del sistema di emergenza-urgenza in questi territori.
Baldino ha inoltre ricordato episodi simili, come la morte di Antonio Loria nel giugno 2023, vittima di un incidente stradale nei pressi di San Giovanni in Fiore. «Questi episodi evidenziano la necessità urgente di dotare gli ospedali montani di servizi essenziali, come Chirurgia generale ed Emodinamica, e di garantire la piena operatività del personale medico e delle strutture di emergenza», ha sottolineato.
Richieste di intervento urgente
L’interpellanza evidenzia l’urgenza di adeguare i servizi sanitari nelle aree interne e montane della Calabria agli standard previsti dal Decreto Ministeriale 70/2015, che stabilisce la necessità di pronto soccorso negli ospedali delle aree dislocate con il supporto di discipline fondamentali come Medicina interna, Chirurgia generale, Anestesia, Ortopedia, Radiologia e Laboratorio. Baldino ha richiesto al Ministro della Salute l’adozione di un piano straordinario per rafforzare le strutture sanitarie montane, incentivando l’arrivo di personale medico nelle zone più isolate. Ha inoltre sottolineato l’esigenza di rivedere i criteri basati sui bacini di utenza, introducendo deroghe che rispettino le specificità territoriali, e di attuare un modello integrato capace di migliorare l’assistenza ospedaliera e garantire un accesso più equo ai servizi nelle aree interne.
Una questione di giustizia sociale
«Questo non è solo un tema sanitario, ma anche una questione di giustizia sociale e di rispetto del diritto alla salute per tutte le comunità, anche le più isolate», ha affermato Baldino. La parlamentare ha ribadito la necessità di interventi immediati e strutturali per evitare che tragedie come quella di Serafino Congi si ripetano.
L’obiettivo, ha concluso, è garantire alle comunità delle aree montane calabresi il diritto fondamentale alla salute, assicurando strutture efficienti, personale qualificato e servizi adeguati per rispondere ai bisogni di una popolazione spesso dimenticata.