Dovrà scontare una condanna in via definitiva di due anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 7.300 euro e al risarcimento della parte lesa, l'uomo che nel 2020 uccise Lillo a Gioiosa Marina, nel reggino.

Per quanto era stato esposto il ricorso - confermata dalla Corte di Appello di Reggio Calabria -da parte dell'imputato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri, la Corte di Cassazione ha rigettato l'esposto. L'uomo dovrà scontare la pena per due capi d'imputazione: oltre che per l'uccisione dell'animale, anche per la detenzione illecita di un'arma.

I fatti - risalenti a marzo 2020 - riguardano l'uccisione di un cane di proprietà di nome Lillo, conosciuto dalla zona poiché era solito girare solo nel quartiere. L'animale è stato brutalmente ucciso e gettato in un burrone dall'uomo, già noto alle forze dell'ordine per aver espresso violenza a più riprese e poiché detentore di armi, è stato arrestato subito dopo.

La donna, non vedendo il cane rientrare, ha avviato diverse ricerche. Il ritrovamento è avvenuto in fondo a un dirupo, luogo in cui è stato trovato l'animale legato dalle zampe e crivellato di pallini, a testimonianza di un'enorme crudeltà inflitta ad un innocente.


Fonte foto: STRETTOWeb