Il Conservatorio di Cosenza festeggia il 50° anniversario della sua fondazione fra pochi mesi. Istituto per decreto ministeriale nel 1970, ininterrottamente, continua la sua formazione musicale calabrese in costante crescita e sviluppo per la creazione di un polo musicale professionale. Attualmente la struttura si compone di 113 docenti provenienti da tutt’Italia e di circa 1500 allievi. L’importante anniversario richiede particolare attenzione sul territorio calabrese e su tutta la comunità  dei musicisti.


In occasione di questo anniversario il compositore Francesco Perri e lo scrittore Pietro Esposito stanno, da diversi mesi, curando un volume monografico.


“L’idea di una ricerca storica mai fatta sul Conservatorio di Cosenza -ha sottolineato il M° Perri- è un dovere morale che ho sentito molto forte oltre che dare un contributo propositivo alla conoscenza di un luogo determinante per la cultura musicale calabrese. Ognuno di noi deve qualcosa a questa Istituzione ed al suo fondatore M° Giuseppe Giacomantonio”.


Il volume, scritto a più mani ed in forma corale con la collaborazione di docenti, musicisti, storici, sarà presto dato alle stampe e presentato alla città prima di Natale per dare così inizio alle eventuali iniziative di questo primo 50 .


“E’ utile che le nuove generazioni abbiamo una consapevolezza sulla storia della nostra città e delle istituzioni che la rappresentano - sottolinea lo storico Esposito.Dopo il recente libro su Sant’Umile da Bisignano, sono felice di continuare, da appassionato di storia, quest’altra esperienza umana, lavorando nella struttura da diversi decenni”.


Si tratta di un lavoro editoriale sulla memoria, che si avvale della collaborazione della Biblioteca Nazionale di Cosenza dove è conservato il Fondo Musicale Giacomantonio, e segna, nei primi 50° del Conservatorio, una testimonianza del profondo cambiamento di Cosenza, della società culturale ed artistica dell’Italia e che trova, nella felice intuizione del M° Giacomantonio, una necessità importante: “dare a tutti i giovani - scriveva G. Giacomantonio - la possibilità di studiare musica e di colmare una secolare distanza fra la Calabria e l’Italia intera.”


Una riflessione, ancora oggi, moderna ed attualissima che la dice lunga sul futuro delle attività musicali in Calabria e sulla necessità di un confronto continuo fra i quattro Istituti Afam presenti (tre Conservatori: Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria ed un Istituto Pareggiato a Nocera Terinese).