Droga da Ecuador, 23 arresti in carcere più 6 ai domiciliari
Inchiesta Dda Firenze con GdF Pisa, 200 militari in azione
Una vasta operazione antidroga, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Firenze, ha smantellato un'organizzazione criminale che importava droga in Italia dall'Ecuador e dalla Colombia.
La Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza di Pisa ha dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal Gip di Firenze, che ha portato all'arresto di 23 persone in diverse regioni italiane (Toscana, Calabria, Lazio, Puglia, Campania, Lombardia, Veneto, Liguria) e in vari paesi esteri (Albania, Francia, Spagna e Romania). Inoltre, altre sei persone sono state poste agli arresti domiciliari e una sottoposta all'obbligo di firma.
Le misure cautelari
In totale sono state emesse 30 misure cautelari personali. Gli accusati sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, come richiesto dal pubblico ministero antimafia distrettuale Luca Tescaroli (attualmente procuratore capo a Prato). La droga proveniva dal Sud America e arrivava al porto di Livorno.
Le persone arrestate hanno nazionalità italiana, albanese, rumena e ucraina e risultano già coinvolte in attività di criminalità organizzata, sia di origine italiana che albanese. L'operazione ha visto il coinvolgimento di 200 finanzieri impegnati nell'esecuzione delle ordinanze. La DDA di Firenze ha lavorato in sinergia con la Struttura Speciale contro la Corruzione e la Criminalità Organizzata Albanese (SPAK) e con la Fiscalía General del Estado Ecuatoriana (FGE), creando una squadra investigativa congiunta.
Il traffico di droga che proviene dall'Ecuador è un fenomeno significativo, poiché questo paese è uno dei principali produttori e produttori di cocaina in Sud America. L'Ecuador è un punto di transito chiave per la droga destinata principalmente agli Stati Uniti, all'Europa e ad altre regioni del mondo. Le rotte trafficate dalla cocaina e da altre droghe includono porti e aeroporti, ma anche percorsi terrestri verso il Messico e gli Stati Uniti. Il governo ecuadoriano ha adottato varie misure per combattere il traffico di droga, ma il paese rimane una zona di vulnerabilità per la criminalità organizzata, con cartelli di narcotrafficanti che sfruttano la sua posizione strategica.
La presenza dell'Ecuador in queste operazioni è un dato rilevante, considerando che il paese è al centro del traffico internazionale di stupefacenti. La collaborazione internazionale tra la Fiscalía General del Estado ecuatoriana (FGE) e la DDA di Firenze è indicativa di un impegno condiviso per contrastare il narcotraffico su scala globale, unendo le forze tra diverse giurisdizioni per affrontare un problema che trascende i confini nazionali.