Le oltre 550 strutture sanitarie private in Italia stanno dando un "contributo che si sta

rivelando fondamentale per gestire l'emergenza e salvare vite

umane". È il commento di Barbara Cittadini, presidente nazionale

dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop), in

relazione alle parole dell'ex ministro Andrea Orlando che, in

un'intervista rilasciata alla Stampa, ha parlato della necessità

di "rivedere qualche concessione eccessiva fatta al privato".

  Sono "critiche ingenerose" che "si basano su una conoscenza

parziale di quanto sta avvenendo", spiega Cittadini. Con i loro

100.000 lavoratori sanitari non medici e i 12.0000

professionisti sanitari, prosegue, gli ospedali privati "stanno

dando un grande contributo, in un momento drammatico per il

Paese, riconvertendo i nostri ospedali in Centri Covid, lì dove

ci viene chiesto, e supportando la componente di diritto

pubblico a gestire le altre tipologie di malati, lì dove non

riescono a farlo loro". Quanto alle affermazioni dell'ex

ministro in merito al fatto che il privato avrebbe preso "i

pezzi più remuneranti, lasciando sulle spalle del pubblico le

rianimazioni", la presidente Aiop risponde: "la modulazione

della nostra offerta di salute in regime di accreditamento -

inclusa la definizione del numero di posti letto in terapia

Intensiva - non è una scelta lasciata al nostro arbitrio, ma è

correlata a scelte di programmazione sanitaria da parte delle

Regioni". Dal canto suo, l'Aiop, conclude Cittadini, "è sempre

stata disponibile a confrontarsi, anche per condividere un

progetto per il potenziamento delle cure ad alta

intensità".