La scelta di essere vegetariani potrebbe dipendere anche dai geni: un vasto studio, il primo a indagare il rapporto tra scelte alimentari e genetica, ha identificato 3 geni che risultano fortemente associati all’essere vegetariani e altri 31 che potrebbero essere coinvolti.




La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One e guidata dall’americana Northwestern University, spiegherebbe dunque perché per alcune persone risulta molto più difficile rinunciare a carne e pesce e apre la strada ad ulteriori studi che potrebbero avere importanti implicazioni per quanto riguarda raccomandazioni alimentari personalizzate e la produzione di migliori prodotti sostitutivi della carne.

Per cercare di capire quanto il Dna possa influire sulla capacità di adottare una dieta vegetariana, i ricercatori guidati da Nabeel Yaseen hanno messo a confronto i dati genetici di più di 5.300 vegetariani stretti con quelli di oltre 329mila persone, tutti provenienti dalla vastissima banca dati britannica Biobank.

 

Tutti i partecipanti erano bianchi di origine caucasica, per evitare che la presenza di etnie diverse potesse confondere i risultati. Gli autori dello studio hanno così scoperto 3 geni fortemente associati e altri 31 potenzialmente coinvolti con l’essere vegetariani. Molti di questi geni, inclusi 2 dei 3 principali, sono collegati al metabolismo dei grassi.

 

“Una cosa in cui i prodotti vegetali differiscono dalla carne sono i grassi”, afferma Yaseen. “La mia ipotesi è che nella carne potrebbero essere presenti grassi di cui alcune persone hanno bisogno.

 

E forse, le persone il cui Dna favorisce il vegetarianismo sono in grado di sintetizzare questi componenti in maniera autonoma. Tuttavia – conclude il ricercatore – al momento si tratta di semplici speculazioni, c’è ancora molto lavoro da fare”.