Taverna, dossier candidatura Capitale della Cultura 2027
Click-day in piazza, il verdetto in primavera
Taverna, un borgo medievale famoso per essere la città natale dei pittori seicenteschi Mattia e Gregorio Preti, sta competendo per diventare Capitale della Cultura nel 2027.
La candidatura
La candidatura è iniziata con un evento pubblico per inviare il dossier, avviando così un lungo percorso verso l'assegnazione del titolo, che il ministero della Cultura deciderà nella prossima primavera.
Istituzioni, associazioni e numerosi cittadini si sono riuniti in piazza San Sebastiano, nel centro storico, per sostenere il lavoro del comitato promotore guidato da Francesco De Marco.
L'evento
All'evento ha partecipato anche l'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Claudio Maniago, insieme ad altri sindaci della Presila catanzarese, al presidente della Banca di Credito cooperativo della Calabria, Ulteriore Gregorio Ferrari, e al presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile.
Tutti stanno offrendo sostegno e incoraggiamento, con la consapevolezza che l'invio del dossier è già una vittoria per una realtà culturalmente attiva, sebbene periferica, e che segna l'inizio di un percorso piuttosto che una conclusione.
A dare il benvenuto sono stati il sindaco Sebastiano Tarantino e l'assessore alla cultura Clementina Amelio. "Non stiamo affrontando un obiettivo irraggiungibile - ha affermato Tarantino - come dimostrano il successo di Procida nel 2022 e il traguardo finale raggiunto dal borgo di Agnone in Molise. Anche i piccoli comuni possono aspirare a riconoscimenti significativi."
In questa luce, la candidatura di Taverna rappresenta la Sila Piccola, un’area ricca di arte, cultura, natura e turismo. Il patrimonio ambientale e culturale di Taverna, le sue chiese storiche, i suoi figli illustri, come i fratelli Preti con la loro pittura e Gian Lorenzo Anania con le sue opere di cosmografia e geografia, insieme a laghi, foreste, il Parco nazionale e aree protette, nonché le tradizioni artigianali e gastronomiche, contribuiscono a delineare un progetto culturale che rappresenta indiscutibilmente un tesoro della Calabria.