Ancora una volta le strutture Socio-Assistenziali rischiano il collasso, in particolare quelle del cosentino e del crotonese
Riceviamo e pubblichiamo
La buona novella, sotto l’albero di Natale, è che i fondi nel capitolo regionale, destinato al pagamento delle numerose mensilità arretrate per le strutture che ospitano e assistono minori, disabili, anziani, le cosiddette FASCE DEBOLI (termine che tanto piace ai responsabili regionali), sono ESAURITI!!!
Evidentemente, il capitolo non era sufficientemente capiente… in quanto molte strutture di altre province hanno GIUSTAMENTE avuto le loro spettanze, mentre altre INGIUSTAMENTE sono rimaste fuori, non si comprende il criterio utilizzato nella scelta delle strutture da pagare, CATANZARO SI E COSENZA NO!!! REGGIO CALABRIA SI E CROTONE NO!!! “Quasi il m’ama e non m’ama delle margherite..”
Siamo nuovamente di fronte alla ben nota superficialità e irresponsabilità con cui viene gestita la delicata materia del sociale, e chi continua a farne le spese, arrivando anche alla disperazione, sono le strutture che hanno l’onere di prendersi cura delle persone in stato di bisogno e contestualmente di onorare, con il pagamento delle spettanze, i propri dipendenti, “padri di famiglia”.
Alla data odierna, pensavamo che l’UNICO danno arrecato al sistema del Welfare calabrese, sarebbe stata la completa paralisi dei servizi sociali, provocata sia dall’esercizio provvisorio approvato per il 2020,sia dalla D. G. n. 423, approvata a settembre e denominata forzatamente “Riforma del Welfare”.
Invece, oggi si scopre anche che la Regione Calabria ha esaurito i fondi per il 2019 destinatial pagamento delle rette alle Strutture Socio-Assistenziali.
Pertanto, la prospettata paralisi delle Strutture e dei delicati servizi socio-assistenziali erogati, grazie al mal governo dellaRegione Calabria, avverrà prima delle Feste Natalizie.