La posizione della UilTemp sulla vicenda Anpal
Sulla situazione dell'ANPAL é intervenuto il segretario nazionale della UilTemp, Gianvincenzo Petrassi, che ha sottolineato quella che, secondo il sindacalista, sarebbe la "confusione che oggi regna all'interno dell'agenzia" testimoniata dal valzer di comunicazioni a cui si è assistito ieri".
"Come tutti i dipendenti hanno appreso, difatti, con una prima nota - ha detto Petrassi - il Presidente Parisi informava, con particolare enfasi, le difficoltà che un decreto direttoriale avrebbe generato nei confronti di una serie di attività aziendali, tra cui il percorso di stabilizzazione dei precari. Poche ore dopo e con una nuova mail, molto più distesa, sempre il vertice di ANPAL, comunicava “urbi et orbi” che il processo di stabilizzazione continuava e che le difficoltà emerse in seguito al decreto del Direttore Generale “sono in procinto di essere superate”. Adesso, come Organizzazione sindacale, per quanto attenti alle dinamiche interne per ciò che ci compete, poco ci appassionano contrapposizioni tra uffici, purché non mettano in discussione o, ancor peggio, a rischio, la posizione dei lavoratori all’interno dell’Azienda".
"I precari - ha concluso Petrassi - dopo anni di lavoro con le più disparate tipologie contrattuali, da GEPI ad oggi, hanno sempre dato il loro contributo ad ANPAL, special modo in questi ultimi mesi in cui, a causa dell’emergenza COVID, sono stati chiamati a lavorare su più fronti proprio per sopperire alle carenze strutturali dialcuni uffici pubblici.
Dunque, mettere improvvisamente in discussione il loro percorso di stabilizzazione, che deve assolutamente culminare con quanto stabilito dall’accordo che abbiamo siglato come UIL con CGIL e CISL , è semplicemente inaccettabile, special modo se causato da dinamiche interne a loro estranee. Il nostro auspicio è che si superi questo ennesimo stop alle procedure che abbiamo definito con ANPAL e che quest’ultima tenga fede all’accordo sottoscritto, nei modi e nei tempi che si è impegnata a rispettare, evitando qualsiasi futura strumentalizzazione dei dipendenti".