Un fiore strappato alla vita troppo presto, Margherita, che a venticinque anni lascia prematuramente questa terra così, senza preavviso, a causa di un incidente agricolo avvenuto domenica scorsa. Stamani si sono svolti i funerali nella Grotta della piccola Lourdes di Pietrafitta, circondata dal calore, misto al dolore, di tutta la comunità presilana. In prima fila, ragazzi e ragazze coetanee della giovane, per dedicarle quell’ultimo straziante saluto che nessuno avrebbe mai voluto dare ad un’amica. C’è chi trattiene una lacrima, chi invece si lascia travolgere dalla disperazione. Tutti i cuori battenti uniti nel ricordo di uno solo: uno che non batte più. Margherita porterà via con se tutti i sogni e i desideri che una ragazza di venticinque anni conserva gelosamente nel proprio cassetto, certa che solo un insuccesso potrebbe distruggerli. Ma la morte non fa sconti a nessuno, neanche ad una piccola donna che ha tutta la vita di fronte a se.
«Margherita riempiva i nostri cuori, era una farfalla leggiadra pronta a posarsi vicino a chiunque avesse bisogno e come una farfalla sei volata via in un battito d’ali. Adesso sei l’angelo più bello, ciao nostro fiore» le parole degli amici commuovono la folla, rompendo quel silenzio assordante con un potente applauso. Poi l’ultimo addio, decine di palloncini bianchi lasciati volare in cielo, che come un corteo accompagnano quest’angelo che se ne va via, insieme ai suoi venticinque anni, insieme ai giorni che non ha vissuto e che non riavrà più indietro.
Ciao Margherita, fai buon viaggio, rimarrai eterna nel ricordo di tutti.