carcere Palmi
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Caos e violenza nel carcere di Palmi

La Casa circondariale di Palmi è teatro, ormai da giorni, di gravi episodi di tensione e violenza, in particolare nella sezione destinata originariamente ai detenuti lavoranti, ma oggi utilizzata impropriamente per l’isolamento disciplinare e l’osservazione psichiatrica. La denuncia arriva da Marco D’Agostino, segretario provinciale Osapp di Reggio Calabria, che segnala numerosi eventi critici nell’ultima settimana. La struttura, infatti, non è adeguata ad accogliere persone con disturbi psichiatrici e spesso ospita detenuti di circuiti differenti, generando ulteriori conflitti.

L’episodio più grave si è verificato l’11 aprile, quando un detenuto straniero con problematiche mentali, appartenente al circuito di media sicurezza, ha inscenato una protesta per essere trasferito in ospedale. Di fronte al diniego, ha distrutto l’arredamento della cella, lanciando oggetti contro gli agenti, appiccando un incendio e, infine, tentando di provocare un’esplosione lanciando una bomboletta del gas. Uno degli agenti è rimasto ferito alla testa ed è stato medicato in ospedale con una prognosi di otto giorni.

 

Osapp: “Carcere luogo di abbandono, servono interventi urgenti”

Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto di Osapp, ha denunciato una situazione sempre più insostenibile: “Il carcere non è più luogo di rieducazione, ma di dolore e abbandono, per detenuti e operatori”. A Palmi, come in molti istituti italiani, pesano sovraffollamento, carenza di personale e l’assenza di strutture adeguate per i detenuti con problemi psichiatrici.

Montesano ha rivolto un appello al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al governo Meloni, chiedendo interventi urgenti per tutelare il lavoro e la salute fisica e mentale degli agenti penitenziari, sempre più esposti e privi di supporto.