Un appello all'unità territoriale nella ripartenza è stato lanciato dal consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro: "Si sta lavorando alla "fase 2" dell'emergenza Covid-19 - ha detto Molinaro - I Fondi Comunitari, pochi ma certi, hanno bisogno velocemente di una flessibilità nella programmazione ed una sana semplificazione allargando le maglie sugli Aiuti di Stato. Però, non è possibile rivedere la ripartizione territoriale perché scomparirebbero le Politiche di Coesione tra Nord e Sud, già molto precarie.
La comunicazione della Commissione Europea, di pochi giorni fa, che non ritiene più necessario il cofinanziamento dell'Italia, elimina si, l'impatto sul Piano di Stabilità, ma genera una minore disponibilità di Fondi (-35%) per la maggior parte destinati al Mezzogiorno. Le Risorse Ordinarie dello Stato - ha proseguito Molinaro - stabilite per il 34% al Sud, e relative agli Investimenti in conto capitale delle Amministrazioni pubbliche, regola mai applicata in pieno in passato, oggi non può essere sospesa come immaginato dagli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri perché sarebbe una sottrazione certa di liquidità per il Sud.
Non per alimentare polemiche, ma per rafforzare la consapevolezza, negli ultimi 40 anni il Sud ha registrato una sottrazione progressiva di risorse; la sola modifica del Titolo V della Costituzione nel 2001 ha determinato un minore trasferimento, fino al 2017, di circa 840 miliardi di euro (rapporto Eurispes) sulla base della spesa cosiddetta storica. La sfida per la Calabria - ha concluso il consigliere regionale leghista - non può che essere: investire, investire. Siamo l'ultima Regione d'Italia per occupazione, produzione di ricchezza e servizi ma con grandi potenzialità per contribuire velocemente alla Ripartenza coesa e competitiva dell'Italia".