La grave crisi economica causata dal blocco totale di ogni attività lavorativa per il Covid-19 rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe economica per alcune realtà del Paese. Gli ultimi dati Istat ne sono la conferma e ben fondato è l'allarme lanciato dai Servizi Segreti italiani sul rischio di sommosse sociali e di ampi disordini con alcune avvisaglie già manifestatesi nei giorni scorsi con assalti  ai supermercati e furti alimentari. Inutile ribadire che la classifica delle povertà e dell'economia sommersa ed illegale vede nelle prime tre posizioni la Calabria, prima in assoluto, la Campania e la Sicilia. In queste regioni l'intelligence scrive di "un potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee e organizzate". Secondo i dati Istat in Calabria il 30.6% delle famiglie vivono in una condizione di povertà relativa, record nazionale, che si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane. Il lavoro nero e il sommerso legato anche ad attività illegali che rappresenta da sempre in Calabria una percentuale non trascurabile dell'intero circuito economico regionale è praticamente svanito. Non basta certamente il reddito di cittadinanza,e se rappresenta comunque, insieme alle pensioni, oggi in Calabria l'unico ammortizzatore sociale che ancora regge a non è dato sapere fino a quando. A tutto ciò si aggiunge un fenomeno certamente non trascurabile. Sono migliaia i giovani e meno giovani che hanno abbandonato la Calabria per andare a lavorare all'estero ed in altre regioni italiane che hanno perso il lavoro e che non possono fare altro che ritornare n Calabria per ritornare a gravare sulle famiglie già in grande difficoltà. Una situazione drammatica dove tanti fattori combinati insieme potrebbero creare in poco tempo situazioni sociali insostenibili. In tale contesto le organizzazioni criminali che controllano il territorio potrebbero sfruttare l'occasione per accrescere il loro consenso sociale ed il loro potere per come ha giustamente ribadito il Procuratore Antimafia, Nicola Gratteri. Mai come oggi il Governo nazionale nel più breve tempo possibile ha il dovere di dare delle risposte concrete e reali di sostegno, di reddito di emergenza, per scongiurare l'irreparabile, per scongiurare la rivolta che, per la prima volta, potrebbe essere reale e di piazza.


Gianfranco Bonofiglio