«Con l'interrogazione depositata lo scorso 21 ottobre, chiediamo di far luce sull'anomala assenza dei direttori dei dipartimenti di Medicina trasfusionale nel Gruppo tecnico per la Rete regionale della talassemia e delle emoglobinopatie, organismo cui è demandato il delicato compito di elaborare una proposta di percorso assistenziale dei pazienti talassemici o con emoglobinopatie». Così Ferdinando Laghi, capogruppo di "De Magistris Presidente" in Consiglio regionale.

 

«Tale Gruppo tecnico, infatti, costituito per la prima volta presso la Regione Calabria nel 2018, risultava originariamente composto, in conformità alle disposizioni nazionali, dai responsabili dei Centri Microcitemia delle Aziende sanitarie, dal direttore della Struttura regionale di Coordinamento (Src) della Medicina trasfusionale, dai direttori dei tre dipartimenti di Medicina trasfusionale e dalle associazioni dei pazienti. Tuttavia - evidenzia Laghi -, a seguito della riorganizzazione della struttura dipartimentale, nonché alla messa in quiescenza di alcuni professionisti e a sopraggiunte modifiche organizzative in alcune Aziende, la Regione Calabria, a decorrere dal 3 ottobre scorso, ha ritenuto opportuno ricostituire il Gruppo tecnico regionale, escludendo però, senza alcuna specificata motivazione, i direttori dei dipartimenti di Medicina trasfusionale! Con il conseguente, inevitabile deficit di competenze che tale estromissione inevitabilmente comporta per il Gruppo stesso e la conseguente, negativa ricaduta sui pazienti!».

 

«Pertanto - afferma infine il capogruppo di "DMP" -, riteniamo opportuno interrogare il presidente della Regione, anche in qualità di commissario alla Sanità, per sapere quando gli organi competenti intendano adottare il provvedimento di integrazione del Gruppo tecnico regionale per la Rete della talassemia e delle emoglobinopatie con i direttori dei dipartimenti di Medicina trasfusionale che, per le loro specificità, riconosciute dal D.D.G. n. 8510 del 31/07/2018 e dalla legislazione nazionale e regionale in materia, hanno pieno titolo ad essere presenti nel Gruppo tecnico regionale in questione».