Il primo talk show dedicato alla Regina di Spilinga e della Calabria: “Unika” come la ‘nduja. Un successo di 
partecipazione e spunti

Buona la prima, ieri a Spilinga, di “Unika”, il talk show voluto dal Gal “Terre Vibonesi” per valorizzare e promuovere la ‘nduja anche in contesti internazionali dalle forti potenzialità, come gli Usa ed il Giappone. Sullo sfondo lei: il più piccante, tipico e noto prodotto della cucina calabrese. Ad ideare, dirigere artisticamente e presentare la kermesse Piero Muscari. A fare da corollario le storie di tanti personaggi noti legati tra loro da un unico filo conduttore: essere partiti da un contesto svantaggiato e, senza particolari sostegni alle spalle se non le proprie potenzialità, doti, capacità, abilità,  virtù, talenti, pregi e qualità, avercela fatta.

Come Totò Schillaci, guest star dell’evento, partito da Palermo e, dopo una lunga gavetta, sbarcato alla Juventus e divenuto il protagonista assoluto del mondiale di Italia ’90, il quale ha raccontato la sua ascesa. Storie uniche di successo come quella della ‘nduja, insaccato dalle umili origini che, grazie alla sua stupefacente prelibatezza, è riuscito a farsi strada ed a spopolare nelle cucine di mezzo mondo.

E, da tali positività e dal territorio, grazie a realtà come il Gal, bisogna ripartire. A sottolinearlo con orgoglio è stato il nostro amministratore delegato, Franco Barbalace, che ha risaltato le attività del Gal, già svolte o in itinere, volte al miglioramento del territorio, a partire dalla ‘nduja, con cui sono stati raggiunti grandi risultatati, anche grazie all’attività del consorzio, i cui rappresentanti, Francesco Fiamingo e Giuseppe Porcelli,  hanno esposto gli sforzi protesi al riconoscimento del marchio di tutela Igp, il cui iter è a buon punto ed a settembre dovrebbero aversi buone notizie.

In tale frangente il presidente Papillo, esaltando le qualità del prodotto, l’importanza della sagra della ‘nduja di stasera come vetrina dell’intera provincia ed il ruolo del Gal come agenzia di sviluppo del territorio, ha evidenziato la necessità di una maggiore sinergia tra i produttori e gli attori del cambiamento, per meglio valorizzare il prodotto e collegare le tante peculiarità interessanti di cui si costituisce la provincia di Vibo.

Di necessità di sinergia e puntare sui giovani ha parlato anche Elio Orsara, originario di Cetraro e divenuto il più noto cuoco italiano in Giappone, che ha esposto il suo progetto di creare un ponte tra Giappone e Calabria per portare gruppi di visitatori nipponici a visitare i borghi e gli agriturismo, fare accordi con gli agricoltori e valorizzare le nostre tradizioni e tipicità e la nostra cucina.

Intervallati da momenti musicali messi in scena da Fabio Curto, che da Acri si è fatto strada nel mondo dello spettacolo vincendo l’edizione 2015 di “The voice of Italy”, hanno esaltato “Sua Bontà” la ‘nduja tutti i protagonisti dell’evento: il commissario prefettizio Rosa Maria Luzza, che l’ha definita il prodotto più rappresentativo della cucina calabrese e di quella italiana, in grado di veicolare positivamente l’immagine di un territorio che ha tanta voglia di emergere; Ornella Fado, giornalista e ambasciatrice del progetto eccellenze italiane in America, che, in diretta telefonica da New York, ha posto l’accento sulla grande diffusione della cucina italiana in America, paese dove la ‘nduja non può essere esportata, per cui viene prodotta in loco;Giuseppe Pezzano, imprenditore “filantropo” e visionario che, da Locri, ha fatto fortuna a Seattle, rimasto stupefatto del grosso potenziale di cui dispongono Spilinga e la Calabria; Giuseppe Colace, miletese, ideatore della catena “Imperium”, dove ci sono delle pizze a base di ‘nduja. Insomma un vero e proprio trionfo del sapore Made in Calabria, di cui stasera si potranno deliziare le migliaia di partecipanti alla 44esima sagra dell’insaccato più piccante e gustoso dell’universo.